martedì 23 luglio 2019

Passerelle a Bibbiano

Niente più navi umanitarie al largo, niente più ONG cariche di migranti all'orizzonte da tenere per qualche settimana a cuocere al limite delle acque territoriali, giusto per ringalluzzire un po' il pubblico e guadagnare qualche punto di consenso, ché il suo pubblico si ringalluzzisce assai quando il "capitano" fa il duro coi deboli e i poveracci. E cosa si fa, allora, per tenere alta l'attenzione? Una bel comizio a Bibbiano è quello che ci vuole, dato che su questa vicenda non si è ancora sciacallato abbastanza e c'è tutta la faccenda di moscopoli da cui cercare di distogliere l'attenzione.

Naturalmente ai suoi seguaci non passa neppure per la testa che a lui di quanto successo a Bibbiano non frega assolutamente nulla e che tutto il suo agire pubblico è finalizzato esclusivamente al mantenimento del consenso. Non è il primo, intendiamoci, e non sarà neppure l'ultimo, ma solo con lui, credo, questa forma di agire ha raggiunto tali livelli di esasperazione.

Tornando un attimo ai migranti, dall'inizio dell'anno quelli approdati sulle nostre coste sono stati quasi 3500, di cui 650 solo da primo luglio a oggi. Sono dati che si ricavano dal sito del ministero dell'Interno ma di cui non si parla perché non ci sono altre Carola Rackete all'orizzonte e per non disturbare la propaganda di governo dei porti chiusi.

In attesa della prossima nave, tutto fa brodo, anche un bel comizio a Bibbiano. Avrete capito, spero, che se a questo tizio togliete i migranti muore.

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