lunedì 22 luglio 2019

Bianco letale



Robert Galbraith, nome che ai più risulterà sicuramente sconosciuto, è lo pseudonimo con cui Joanne Rowling, la celeberrima "mamma" di Harry Potter, ha firmato in questi anni una serie di libri noir aventi per protagonista l'investigatore privato Cormoran Strike. Bianco letale, il tomo che vedete qui sopra appassionatamente abbracciato da Birba, è l'ultimo di quella serie di libri ed è stato pubblicato l'anno scorso. L'ho finito mezzoretta fa. Alcune considerazioni.

Un paio d'anni fa, dando seguito a una promessa che feci a mia figlia minore Francesca, lessi tutti e sei i libri che componevano la saga di Harry Potter, e credo di essere uno dei pochi in Italia ad aver letto tutti i libri senza avere visto neppure un film. Sono libri destinati perlopiù ad un pubblico di ragazzi, come è noto, e fu con quello spirito che mi ci appressai. Quando mi è capitato in mano questo libro, pur sapendo che si trattava di un genere assolutamente diverso l'ho affrontato conservando parte di quello spirito. Cioè, sapevo che si trattava di un libro noir, ma essendo stato vergato dalla mamma del maghetto pensavo avesse mantenuto, magari anche solo in alcune parti, barlumi di quell'impostazione.

Niente di più sbagliato. Bianco letale è un noir con tutti i crismi che non sfigura di fronte a ben più blasonati autori di tale genere. La trama, pur constando di una certa complessità, si snoda lungo le quasi 850 pagine del romanzo senza perdere mai di interesse, se si eccettuano alcuni passaggi caratterizzati forse da un eccesso descrittivo e una prolissità che l'autrice avrebbe potuto evitare - giudizio personale, ovviamente. Insomma, Bianco letale è uno dei thriller più belli letti finora quest'anno.

Piccola curiosità. Solo a pagina 460 ho capito il senso del titolo, il quale fa riferimento a una rara ma inguaribile patologia, dovuta a una grave alterazione genetica, che affligge principalmente i puledri appena nati che hanno il pelo completamente bianco e gli occhi azzurri e che per questo motivo è chiamata Sindrome del bianco letale. Ne sono quasi esclusivamente colpiti i puledri di razza American Paint, i quali vengono al mondo senza un pezzo di intestino e arrivano alla morte in due o tre giorni. Non esiste cura e, una volta diagnosticata questa terribile patologia, l'intervento del veterinario ha l'unico scopo di sopprimere l'animale per non prolungare inutilmente la sua sofferenza.

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