martedì 1 gennaio 2019

A ognuno il suo Mattarella

Puntualmente, come ogni fine anno, seguendo una patetica tradizione ormai consolidata, legioni di politici si impossessano di piccoli frammenti del discorso del Presidente della Repubblica di turno e si adoperano, ricorrendo spesso a capziosi sofismi, per cercare di dimostrare che tali frammenti sono la prova che il pensiero del Presidente e il loro concidono.

Salvini è naturalmente maestro in queste operazioni, come ha dimostrato ieri sera nel suo discorso-replica trasmesso sui suoi amati social. Laddove infatti Mattarella spiega il suo concetto di sicurezza, antitetico rispetto a quello del felpato, come si capisce facilmente ascoltandolo, lui replica: "Sono contento che il presidente Mattarella abbia cominciato il suo discorso parlando di sicurezza: abbiamo dimostrato che volere è potere, l'Italia ha riconquistato i suoi confini". Poi aggiunge: "Chi scappa dalla guerra è benvenuto, tutti gli altri non arrivano. Il presidente della Repubblica non ha potuto essere così esplicito, ma limitare gli accessi in Italia riporta un po' di ordine e tranquillità".

Il pomposo proclama secondo cui l'Italia ha riconquistato i suoi confini, frase che presa in senso letterale non ha alcun significato, è uno di quei capziosi sofismi di cui parlavo sopra che servono a irretire gli allocchi con ridotte funzionalità sinaptiche, che abbondano sulle sue pagine social, e che in sostanza serve solo a dare un volto presentabile al fatto che con la politica dei porti chiusi si sbattono le porte in faccia ai poveracci che, quando non affogano prima, vengono salvati dalle poche navi che ancora si muovono nel Mediterraneo.

A questo c'è da aggiungere la sesquipedale fesseria del "Chi scappa dalla guerra è il benvenuto", fesseria dimostrata da tutti i casi di navi respinte fino ad oggi senza interessarsi minimamente di chi ci sia sopra. L'ultimo caso che dimostra l'infondatezza di quanto affermato dal ruspista sono le due navi umanitarie tedesche che da più di dieci giorni vagano per il Mediterraneo, in una situazione ormai sempre più critica, con a bordo il loro carico di disperati che nessuno vuole. E allora basta con le cazzate. Salvini tiri fuori apertamente le palle e dica chiaramente che a lui non frega niente di chi scappa da guerre, calamità e dittature, senza nascondersi dietro patetiche e vigliacche bugie.

Soprattutto la smetta di tirare per la giacchetta Mattarella facendo credere che le concezioni della sicurezza che i due hanno sono equivalenti. 

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