sabato 22 luglio 2017

Chiedono perdono

Qua a Rimini si terrà a breve una manifestazione "riparatrice", organizzata da un movimento di invasati ultracattolici, con cui chiedere perdono a Dio perché esistono persone che si amano a prescindere dai propri orientamenti sessuali. Così, giusto per dire a che punto siamo arrivati.

giovedì 20 luglio 2017

Dice che è stato un gioco vile



Dice che è stato un gioco vile, quello di andare ad indagare su ciò che è successo per alcuni decenni in quel bell'ambientino che doveva essere il coro del duomo di Ratisbona, dando così ad intendere che il vero scandalo non sono state le sevizie sistematiche a cui sono stati sottoposti centinaia di bambini in quei decenni, ma il fatto che le suddette sevizie siano venute alla luce e siano state fatte oggetto di indagine. Questo è il vero scandalo.
Adinolfi, Anno Domini 2017.

domenica 16 luglio 2017

Involuzioni

Leggo di manifestazioni, in giro per lo stivale, contro i vaccini, organizzate da mentecatti che invocano una fantomatica sorta di libertà per i propri figli di poterli non fare, e mi rendo conto - non solo da questo, ma attualmente è ciò che maggiormente salta all'occhio - che ci troviamo in un'epoca di, come chiamarla?, regressione antropologica e involuzione culturale come forse non si sono mai viste nella storia. E tremo all'idea di quello che potrebbe succedere quando il ramo discendente di questa parabola toccherà il suo punto più basso.

venerdì 14 luglio 2017

Fedez e quell'altro

Vedo in giro i manifesti di J-Ax e Fedez in tour e, da vecchio fossile inacidito quale ormai sono, ripenso ai manifesti dei tour che vedevo affissi per le strade quand'ero giovane: Dalla e De Gregori, I Nomadi e Guccini, De André con la PFM e tanti altri, e mi chiedo in quale insondabile abisso sia precipitata la musica oggi.

lunedì 3 luglio 2017

Villaggio

Per carità, bravo, tutto quello che volete, e molti suoi film li ho visti pure io, quindi dispiace, ma il vero dispiacere l'ho provato quando è morto Eco. Villaggio non m'ha cambiato la vita, non ha portato ad essa del valore aggiunto, i libri di Umberto Eco sì.

sabato 1 luglio 2017

Quand'ero ragazzino



Quand'ero ragazzino era molto in voga un gioco composto - vado a memoria - da un specie di tappeto verde di plastica morbida con dei buchi. Il tappeto era di un certo spessore e dai buchi, attraverso un meccanismo a molla, spuntavano delle teste di personaggi (o erano animali? Boh!) che il giocatore doveva ricacciare nelle rispettive cavità utilizzando un martelletto di plastica, dalla forma simile a quello di legno utilizzato dai giudici nelle aule di tribunale. Il gioco era naturalmente complicato dal fatto che ogni volta che si colpiva una testa ne spuntava un'altra da un'altra parte, all'infinito, e finiva praticamente solo quando si fosse stancato il giocatore.
E niente, questo vecchio passatempo mi è tornato in mente oggi.

Chi vota ha sempre ragione

L'uscita di Salvini sull'esito delle elezioni russe non è da rigettare per il suo manifesto apprezzamento per Putin - Salvini è suo...