giovedì 16 marzo 2017

Minzolini

Anni fa sulla vicenda odierna del Minzolini avrei vergato uno di quei post che lèvati, di quelli proprio cattivi, infarciti di indignazione all'ennesima potenza. Oggi di 'sta roba qua non mi frega più niente, la vedo scorrere nei siti e passo oltre. Sarà che più l'età avanza e più scopro di essere attratto da altro, anche perché probabilmente capisco che indignarsi per queste cose non ha più senso, se mai ne abbia avuto, è una perdita di tempo. Preferisco ad esempio andare a fare una passeggiata qua dietro a casa mia, su al palazzo Marcosanti, sulle mie colline, e magari camminare rimuginando sul libro che sto leggendo in questi giorni, quello che analizza la produzione letteraria di Guccini, oppure indulgere a qualche ricordo di cose passate. Tra l'altro, adesso che mi viene in mente, nelle pagine che leggevo ieri del libro su Guccini, il cantautore di Pàvana spiegava il suo ritiro dal mondo della musica, nel 2014, dopo l'uscita dell'album L'ultima thùle, dicendo che ormai in decenni di carriera e dopo una produzione musicale tra le più prolifiche del panorama d'autore italiano, quello che doveva dire l'aveva detto, e prendere la chitarra e mettersi a comporre non lo attirava più, non ne aveva più voglia ed era venuto meno ogni stimolo e ogni velleità compositiva. Sentiva insomma che era venuto il momento di cambiare e di dedicarsi ad altro.
Un po' mi sono riconosciuto in questo stato d'animo. Anche io suono sempre meno, preferisco leggere e scrivere, e devo dire che un filo di preoccupazione questa cosa me la dà, perché Guccini ha passato i settanta, mentre io sono del '70, e c'è una bella differenza; insomma, a volte ho come la sensazione di essermi avviato verso una sorta di senilità precoce. Ma poi penso: chi se ne frega? Campiamo una volta sola, e se, potendo, non facciamo ciò che più amiamo fare, cosa campiamo a fare? Quindi, ne approfitto per avvisare i miei trentadue lettori: se venite qua per leggere post indignati sul Minzolini di turno, forse è meglio se cambiate blog o andate sul Fatto, qua troverete più che altro inutili riflessioni mie su qualche libro, sulla vita, sulla morte e su altre sciocchezze.

Nessun commento:

Chi vota ha sempre ragione

L'uscita di Salvini sull'esito delle elezioni russe non è da rigettare per il suo manifesto apprezzamento per Putin - Salvini è suo...