lunedì 6 marzo 2017

Il Gentiloni tranquillo

Gentiloni è di quei Presidenti del consiglio che stanno lì, governano, fanno, e non rompono i coglioni a nessuno con tremila tweet al giorno e carriolate di Italie che cambiano verso, che ripartono, volte buone e scemenze varie assortite. Certo, la politica che tira avanti è improntata grosso modo al prosieguo di quanto seminato da quel pericolosissimo chiacchierone che l'ha preceduto, ma almeno Gentiloni - gliene va dato merito - se ne sta buono in disparte e fa quello che dovrebbe fare ogni capo di governo: governare senza invadere mediaticamente ogni canale comunicativo del globo terracqueo.
Poi, certo, qualche eccezione all'andazzo può sempre capitare, e magari te lo ritrovi una domenica pomeriggio da Pippo Baudo a Domenica In. Qui ci sarebbe da aprire una parentesi, giusto per dire che chi scrive ricorda Pippo Baudo che presentava Domenica In già ai tempi del passaggio tra le elementari e le medie, grosso modo. Oggi è ancora lì, lo stesso Baudo e la stessa Domenica In di trent'anni e più fa. Non siamo mai stati il paese dei rinnovamenti, diciamolo tranquillamente.
Comunque, lì dal l'ottuagenario dinosauro televisivo c'era appunto il tranquillo e discreto Gentiloni, il quale, dopo varie e inevitabili marchette all'operato governativo, ha detto che il governo andrà avanti, salvo mancanze di fiducia in Parlamento, fino alla scadenza naturale della legislatura del 2018. Non ha naturalmente invitato Renzi a stare sereno, lo stesso Renzi che scalpita e strepita perché vorrebbe andare al voto domani, ma glielo ha fatto capire. Qualcosa tipo sta' buono lì e non t'agitare, ché il tuo tempo l'hai avuto. E niente, Gentiloni è di quei presidenti un po' così, buoni e tranquilli ma con in testa le idee ben chiare, e chi vuol intendere intenda.

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