sabato 17 dicembre 2016

Il partito dei giudici (di nuovo)



Dopo i due grossi casini di Milano con Sala e Roma con Raggi, dalle parti de Il Foglio hanno deciso si ritirare fuori un vecchio ritornello che credevamo ormai definitivamente relegato al dimenticatoio, cioe' quello del partito dei giudici. Chi non e' piu' giovinetto ed e' un po' addentro alle cose della politica, non puo' aver dimenticato che con questa menata gli house organ di casa B. ci hanno rotto le appendici pendule per un ventennio buono. L'idea era che la magistratura utilizzasse le armi delle inchieste e delle indagini per far fuori gli avversari politici. In particolare, sarebbe esistita una fantomatica corrente di giudici di sinistra che aveva come obiettivo quella di rovesciare il famoso tipo delle cene eleganti democraticamente eletto.
Erano tutte balle, ovviamente, non fosse altro che per il fatto che mentre i giudici rivolgevano molte loro attenzioni a B., in mezza Italia c'erano giunte di centrosinistra sotto inchiesta, e comunque la stragrande maggioranza delle inchieste su B. hanno poi dimostrato di avere granitiche fondatezze. Il Foglio del buon Cerasa torna a rispolverare, quindi, una vecchia bufala che tante vittime ha mietuto tra i poveri di spirito e d'intelletto, cioe' quelli che alla fine rappresentavano il target di lettori principale di quel giornalame li'.
E vabbe', alla fine e' un filone sempre buono per intortare nuovi polli.

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