mercoledì 18 maggio 2016

Talkin' about a revolution

Da qualche tempo circola in radio l'ennesima cover di una delle canzoni più belle dell'ultimo ventennio: Talkin' about a revolution di Tracy Chapman. È una versione orrenda, tipo remixata, dove l'assillante e osceno suono di un sintetizzatore sostuisce l'originale riff fatto con la chitarra acustica. Ho cercato su Yuotube la suddetta cover e mi sono accorto che di questo pezzo ne esistono migliaia, comprese versioni remixate. E mi sono chiesto perché. Ho sempre detestato le cover di canzoni, non ho mai compreso il loro scopo (introiti monetari a parte), e non l'ho mai compreso perché le canzoni sono forme d'arte come la letteratura, ad esempio, e che senso avrebbe fare una cover letteraria di un racconto di Stephen King? Nessuno. Le cover, per come la vedo io, le fanno quelli che non hanno fantasia e non riescono a scrivere una canzone propria, originale, e occupano il loro tempo rovinando capolavori come questo.

3 commenti:

  1. dipende chi fa la cover :-)

    ad esempio i Nomadi hanno fatto tecnicamente delle cover di diverse canzoni di Guccini

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  2. Vero. Anche recentemente hanno fatto un album solo di cover, con pezzi di Graziani, Bertoli, Vecchioni... ma erano cover arrangiate con un certo gusto, molto acustiche e con arrangiamenti ricercati. C'è differenza tra questi e un asettico sintetizzatore buttato lì come capita. Poi magari è solo una fisima mia, eh :)

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  3. per questo ho detto dipende da chi fa la cover e avrei dovuto aggiungere dipende anche dalla canzone

    se un grande artista facesse la cover di pulcino pio credo che la canzone farebbe cagare lo stesso

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