Fino a pochi decenni fa, negli stati USA in cui era in vigore la pena capitale la condanna a morte era eseguita da un plotone di esecuzione. Era composto da cinque persone che, da una quindicina di metri di distanza, attendevano il momento di sparare da dietro a una tenda. Al condannato veniva fasciata la testa con un drappo nero e sul petto veniva affissa una croce rossa di stoffa in corrispondenza del cuore. Solo quattro dei cinque componenti il plotone di esecuzione avevano il fucile carico, l'altro era caricato a salve, in modo che nessuno dei cinque avesse la certezza assoluta di aver ucciso il condannato. Questo stratagemma veniva utilizzato con l'idea di neutralizzare futuri sensi di colpa dovuti a eventuali ripensamenti (personalmente mi sembra una sciocchezza, ma questo è). E niente, 'sta cosa non la sapevo e l'ho trovata nel romanzo di Grisham che sto leggendo in questi giorni, a beneficio di chi pensa che i romanzi siano solo opere di fantasia da cui non si impara niente.
Piccola nota a margine: mi viene da pensare che forse neppure chi la applica è sicuro della bontà della pena di morte, ma tant'è.
venerdì 27 maggio 2016
Plotone d'esecuzione
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Non in mio nome.
2 commenti:
si potrebbe fare la pena di morte con la roulette russa, il condannato si spara alla testa e se gli va bene la pena di morte viene convertita in ergastolo
il tutto davanti alle telecamere di uno show serale con sponsor
Penso che ne sarebbero capaci...
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