domenica 13 marzo 2016

I tre anni del papa piacione

Tra il profluvio di titoloni che i media riversano sui fedeli in occasione dei tre anni di pontificato di Bergoglio, il più ricorrente parla di una fantomatica chiesa povera per i poveri, come ad esempio titola stamattina Repubblica - ormai tra il quotidiano di Scalfari e quello della CEI è praticamente impossibile trovare differenze. Ovviamente si tratta appunto solo di titoli a effetto, che hanno sempre buon gioco nel catturare l'attenzione e le menti dei poveri di intelletto e soprattutto di spirito, notoriamente i maggiori candidati per l'entrata nel regno dei cieli. In realtà, l'aura di povertà con cui papa Ciccio ha voluto ammantare la sua chiesa e il suo pontificato è riconducibile unicamente a qualche clochard in più fatto entrare in Vaticano rispetto al suo predecessore, tutto qua. Se si esce infatti dalla propaganda e si va al sodo, si può facilmente capire come la chiesa cattolica sia sempre una delle istituzioni più ricche del mondo, col suo miliardo all'anno di entrate dall'8x1000, un altro miliardino dall'obolo di san Pietro, con la proprietà esclusiva di un quarto del patrimonio immobiliare di Roma per non parlare di quello sparso in mezzo mondo.
Però Bergoglio va dall'ottico e paga di persona, esce con la sua Ford Fiesta blu e se ne va in giro per parrocchie, rimbrotta amichevolmente Bertone per il suo mega attico da 700 mq, restaurato, ovviamente a sua insaputa, con parte delle donazioni destinate al Bambin Gesù: tutto utile a dare l'immagine del cambio di rotta in senso francescano del carrozzone di cui è a capo. E i media sono ovviamente lì, tutti belli supini, azzerbinati come sempre a qualsiasi persona o istituzione che abbia soldi e potere. Un Bergoglio descritto come rivoluzionario, anche se, come sopra, se si va oltre la cortina fumogena degli annunci ci si rende conto che di rivoluzionario ha solo la capacità di spacciarsi come tale, se si esclude ovviamente la sua bravura nelle pubbliche relazioni - in definitiva ciò per cui è stato messo lì.
Ben pochi faranno notare che a livello dottrinale la chiesa di Bergoglio non si è spostata di una virgola rispetto a quella dei suoi predecessori, in particolar modo per quanto riguarda le spinose questioni dei cattolici omosessuali, delle unioni civili, dei divorziati risposati, del ruolo delle donne nell'organigramma dell'istituzione petrina ecc. Ben pochi faranno notare il flop (in termini di affluenza di fedeli e relativi ritorni economici) del Giubileo della Misericordia, che neppure l'esposizione del cadavere imbalsamato di Padre Pio ha saputo limitare. Sarà tutto bello e perfetto perché le trombe mediatiche diranno che è tutto bello e perfetto.
E i fedeli devoti non staranno troppo lì a indagare se sia vero o no, come da prassi.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Beh dai... sempre meglio, che so... di Alessandro VI.

Francesco ha detto...

Che sappia io il papa non ha potere di modificare la dottrina della chiesa, queste cose si fanno semmai attraverso i concili e simili. Magari molti non lo sanno, e Bergoglio non sta certo li a dirglielo :-)

Anonimo ha detto...

in una botta sola hai profanato la Chiesa, le sue istituzioni e la santità altissima di coloro che si sono immolati per farla grande.
Da devoto cattolico che voi atei chiamereste baciapile non posso che rigettare totalmente tutte le idiozie che hai scritto nel tuo articolo.
La Chiesa, caro mio, è nei vangeli e nella bibbia che li precede e lì si parla di povertà, di spirito e di amore.
SE poi vuoi continuare a bestemmiare Cristo fai pure tanto di questi tempi...
rimane il fatto che la Chiesa usa la sua ricchezza, che è ingente, per i poveri e non spreca parole, come fai tu, per infangare chi è veramente grande usando il vuoto e la propria pochezza mentale.
Riguardo Padre Pio egli è Santo. Punto.
e se non ti sta bene cambia Paese. in Italia la Santità, il rispetto delle istituzioni e della religione vengono prima di ogni cosa e dei deliri di parte di chi evidentemente ama sguazzare nella perdizione.
Il cattolicesimo è religione di Stato e ringrazia il cielo di vivere in questo secolo che tanto critichi negli altri tuo articoli. Se fossi vissuto un secolo e mezzo fa saresti finito a Piazza Colonna appiccato al capestro.
e del resto così sarebbe giusto.
Se in te ci fosse un decimo della Santità, della povertà morale e della giustizia che c'è nella Chiesa e nelle sue istituzioni forse e dico forse avresti diritto di parola.
altrimenti il tuo è solo un ragliare e un bestemmiare Cristo ad ogni tuo respiro.

vedo dal tuo profilo che non sei tanto giovane. fossi mio figlio - e Dio non voglia - si beccherebbe tante di quelle botte da rimanere a letto con le ossa rotte per 3 mesi solo a pensare una riga di quello che tu scrivi.


Andrea Sacchini ha detto...

Se io fossi tuo figlio non hai idea di quanto filo da torcere ti darei :-)

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