domenica 5 aprile 2015

Quella impercettibile differenza tra precariato e tutele crescenti

Renzi: "I contratti stabili non sono dei numeri. Sono dei ragazzi che facevano i precari e si vedono trasformare il lavoro in un contratto a tutele crescenti: vanno in banca e ottengono il mutuo."
Magari io sarò sempre il solito rompiballe, eh, ma se un precario viene assunto con un contratto a tutele crescenti, per i primi tre anni rimane a tutti gli effetti un precario, dal momento che può essere licenziato a seconda che il datore di lavoro si alzi con la luna storta o no. E sfido chiunque, almeno per questi primi tre anni, a riuscire a ottenere un mutuo.

1 commento:

Sbronzo di Riace ha detto...

c'è confusione i primi tre anni sono solo per gli incentivi dati a chi assume a tempo indeterminato nel 2015 ed è un beneficio per l'imprenditore

le tutele crescenti che sarebbero gli indennizzi crescenti in base al tempo di assunzione riguardano i contratti a tempo indeterminato a partire dal 7 marzo

d'ora in poi tutti coloro che verranno assunti o cambieranno lavoro venendo assunti di nuovo passeranno al contratto a tutele crescenti

quindi i contratti con art. 18 vecchio stampo andranno a scomparire vuoi perchè le persone andranno in pensione, vuoi perchè cambieranno lavoro per chiusura dell'azienda o vuoi perchè saranno nuove assunzioni

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