venerdì 22 agosto 2014

Ebola e ringraziamenti

Il medico guarito da Ebola ha ringraziato Dio per avergli salvato la vita. Bello. Quando la gioia e la contentezza, alle quali ovviamente ci uniamo, saranno un po' sopite, magari il suddetto medico troverà cinque minuti per chiedersi come mai la sua vita sì e quella di altre migliaia di persone no.
Magari, avendo voglia di spingersi un tantino più in là, chiedersi anche come mai il dio che l'ha salvato abbia permesso che contraesse la malattia. Non sarebbe stato più semplice e logico evitargliela tout court?

4 commenti:

CosmicMummy ha detto...

sono d'accordissimo con te. comunque aspetterei a gridare alla medicina miracolosa perchè questo virus da quanto ho letto ha il 50% circa di guarigione, dunque non è dato sapere se la felice conclusione sia dovuta al farmaco o alla semplice remissione spontanea della malattia. proprio come diciamo che non si dovrebbe credere a Vannoni, all'omeopatia, a lourdes, così dovremmo essere molto cauti nel giudicare questa "vittoria". scorretto dunque ringraziare Dio, corretto ringraziare i medici e la scienza che comunque - farmaco a parte - hanno avuto un ruolo fondamentale nell'esito della malattia, ma attenzione a sbandierare ai 4 venti che la terapia per il virus ebola esiste ma qualcuno non vuole commercializzarla (e so che qualcuno lo scriverà).

Andrea Sacchini ha detto...

Hai ragione. Purtroppo il nostro giornalismo è malato di eccessivo sensazionalismo, e vedrai che non tarderanno ad arrivare gli incauti a gridare che la cura definitiva è stata trovata.

Sbronzo di Riace ha detto...

ma se non lo lascia ammalare da cosa lo salvava?

miscredente che non sei altro, cerca di capire la logica divina

a catechismo non hai imparato niente eh?

:-)

Andrea Sacchini ha detto...

Si vede cosi' tanto? :)

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