mercoledì 4 giugno 2014

La logica (che non c'è)

Leggo che è saltato l'ampliamento della platea che ha diritto al bonus Irpef - se ne riparlerà con la legge di stabilità del 2015. Motivo (prevedibile): mancanza di coperture. Perciò, per ora, le famiglie monoreddito con figli dovranno aspettare. Quindi, ricapitolando, vediamo se ho capito bene (eventualmente correggetemi): se una famiglia è composta da due persone, senza prole, entrambi lavoratori dipendenti, questi percepiscono il bonus (i famigerati 80 euro); se una famiglia è composta da padre, madre e due o più figli, e l'unico reddito entrante è quello del padre (o madre), ciccia.
Se è così, dov'è la logica in tutto ciò?

5 commenti:

  1. non mi risulta che nelle famiglie monoreddito l'unico lavoratore non abbia diritto al bonus. sono io che non sono abbastanza informata?

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  2. dipende dal reddito

    se l'unico lavoratore della famiglia piglia + di 26000 euro zero bonus

    ma avrà le detrazioni per figli e gli eventuali assegni famigliari

    i due lavoratori marito e moglie se hanno meno di 25000 euro pigliano entrambi 80 euro ed è probabile che in quella famiglia con due persone quindi con meno spese e due redditi alla fine entrino più di 26000 euro annui

    in realtà andrebbe rivista tutta la disciplina fiscale

    facciamo un altro esempio marito e moglie che insieme prendono 24000 euro (12000 e 12000) uguale due bonus da 80 euro

    marito e moglie di cui uno solo guadagna 24000 uguale un solo bonus

    anche se in entrambi i casi i soldi che entrano in quella famiglia sono uguali

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  3. Tra l'altro, poi, credo sia ancora aperta tutta la questione dell'abolizione delle detrazioni per il coniuge a carico, qualora il dipendente riceva il bonus. A meno che mi sia sfuggito qualcosa.

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  4. io dico che è giusto dare un bonus a chi lavora, produce. le famiglie con 2 stipendi devono fare molti sacrifici per gestire i figli: pagare asili nido che costano quasi un intero stipendio, baby sitter per prendere i figli a scuola o per coprire i giorni di malattia dei bambini o gli SCIOPERI del personale scolastico, consumare permessi e ferie per portarli dal pediatra, a fare le vaccinazioni, andare alle riunioni scolastiche, spendere interi stipendi in centri estivi quando le scuole sono chiuse (perchè da noi chiudono la bellezza di 3 mesi... TRE MESI!). tutti problemi che una famiglia monoreddito non ha. credo che sia ora di disincentivare il sistema delle "casalinghe" unico welfare della nostra società e iniziare ad investire piuttosto in un sistema che incentivi il lavoro delle donne, in questo senso trovo più che corretto dare il bonus ai lavoratori e ridurre la detrazione per coniuge a carico. che poi non si sa se verranno mantenute le promesse sulle pari opportunità, questo è un altro discorso. ma questa mentalità dei coniugi a carico, delle casalinghe che salvano il mondo e hanno sulle loro spalle i problemi della società, per non parlare della proposta di stipendio alle casalinghe che fa solo ridere i polli, è anacronistica e non porta nulla di buono alla nostra economia. Stare a casa dovrebbe essere un lusso, un privilegio per famiglie che hanno un reddito tale da non aver bisogno di bonus.

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  5. Concordo, anche se spesso un reddito solo è una scelta obbligata perché di lavoro non ce n'è.

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