lunedì 14 ottobre 2013

Concludendo

Lo so, l'hanno già scritto in 10.000, ma alla fine la conclusione è questa: per la chiesa cattolica Priebke e Piorgiorgio Welby sono uguali.

3 commenti:

  1. mi pare di aver letto che priebke andava a messa e veniva confessato

    quindi se non gli fanno il funerale è solo perchè ciò farebbe cattiva pubblicità alla chiesa cattolica

    insomma le motivazioni sono diverse rispetto a Welby

    nel caso di priebke sono motivazioni abbastanza paracule

    se decidessi io farei celebrare un funerale congiunto da un rabbino e da un prete, in fondo nei funerali si trova sempre ipocritamente qualcosa di positivo da dire sul defunto

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  2. La mia posizione è impopolare, ma razionale. Per chi crede, non è forse Dio a dover giudicare ed eventualmente punire? Dunque, visto che Priebke desiderava il funerale religioso, ha diritto ad averlo. Si tratta di un funerale privato con i suoi stretti congiunti: mica siamo obbligati noi a parteciparvi. Dopo di che, nell'ottica di chi ha fede ci penserà Dio, quel Dio in cui tanti di coloro che ora strepitano credono.

    Il funerale religioso è concesso ogni giorno a gentaglia di ogni risma. Gente che sembra migliore di Priebke solo perché non c'è la guerra e dunque non può ammazzare 335 persone con le armi. Ma è gente che fa altrettanto male, a volte pure peggio.
    Dunque questa è solo ipocrisia.

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  3. Anche perché, come scrive Luigi Castaldi sul suo blog, il battesimo gli fu impartito nel '48. Il battesimo sì e il funerale no?

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