domenica 11 agosto 2013

IMU e libertà

Bella l'uscita dell'evasore conclamato sull'IMU: "va abolita, è una questione di libertà" (vigilata?). Molti hanno interpretato questo delirio come un ultimatum al governo: o la tolgono o lui stacca la spina.
Ovviamente sono tutte balle, buone per raggirare i gonzi di turno. B. e combriccola, infatti, sanno benissimo che la caduta del governo Letta e il ritorno al voto sarebbe anche la caduta dell'unica chance che ha per ottenere quel famoso salvacondotto di cui si parla dal 1° agosto, quando la Cassazione ha certificato che è un frodatore del fisco. Per quanto riguarda l'IMU, il divertimento maggiore sta nel leggere i commenti dei lettori sui siti berlusconiani, tipo: "vai Silvio, toglici l'IMU!" e deliri simili.
Ora, è commovente vedere quanti creduloni speranzosi ci sono in giro. Fanno quasi tenerezza, poverini. L'IMU, infatti, non è possibile in nessun modo toglierla, se non a prezzo di dissesti finanziari dalle dimensioni imprevedibili. Ecco perché non si può abrogare, ed ecco perché chi lo promette in giro è un imbroglione. I soldi sono quelli, non ci sono margini, e le tasse ormai sono come partite di giro. Vi ricordate cosa successe quando fu abolita l'ICI? I comuni aumentarono alla chetichella, chi più palesemente, chi meno, tutte le altre tasse e i servizi. State pur sicuri, quindi, che se anche abolissero questa benedetta IMU, la pagheremmo comunque sotto altri nomi e altre forme.
Sarebbero contenti giusto i lettori del Giornale. Tanto quelli, figuratevi...

2 commenti:

CosmicMummy ha detto...

d'accordo al 100%. soprattutto le famiglie con figli sanno benissimo che togliere l'imu è una mossa che favorisce pochi privilegiati, premia chi ha una casa, perchè avere una casa di proprietà è un privilegio, e penalizza appunto chi ha dei figli a carico che comunque di imu paga pochissimo ma si troverebbe a dover compensare ancora di più le carenze della scuola e della sanità, la mancanza di asili comunali e strutture di sostegno alle famiglie e al lavoro dei genitori, solo per fare alcuni esempi. ogni anno solo di materiali di cartoleria e di base paghiamo alla scuola almeno il triplo di quello che paghiamo di imu (ci sono scuole che chiedono persino la carta igienica), più quello che paghiamo di baby sitter perchè l'orario di chiusura della scuola è incompatibile con quello degli uffici, di asilo nido o centri estivi privati, tutto solo per poter andare a lavorare. questi sono esempi dalla mia realtà quotidiana ma immagino che ce ne possano essere tanti altri.

Andrea Sacchini ha detto...

Ho due figlie al liceo. Non hai idea di quanto dia d'accordo con te.

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