In macchina. Rientro da scuola. Dialogo tra me e Michela, mia figlia più grande, terza liceo linguistico.
"Allora, com'è andato il terzo giorno di scuola?"
"Mah..."
"Perché 'mah'?"
"Abbiamo conosciuto il nuovo prof di arte."
"E quindi? Com'è?"
"Insomma. Ci ha spiegato il metodo che usa per interrogare."
"E come sarebbe questo metodo?"
"Ha detto che lui interroga se vuole, quando vuole, chi vuole e come vuole."
"Ah, ho capito. E poi? Ha aggiunto altro?" faccio io.
"Sì. Ha detto che se uno viene chiamato e sa di non essere preparato lo deve dire subito."
"Perché?"
"Così si evita una interrogazione di quelle imbarazzanti, tipo 'mah...', 'forse...', 'non ricordo bene...'. Lui mette un bel 3 subito, e chiusa lì."
"Beh" faccio io "fa così perché vuole che siate sempre preparati. Mi sembra un buon metodo, no?"
"Mah..."
mercoledì 19 settembre 2012
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Priorità
Secondo l'Istat , nel 2023 4,5 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi per mancanza di soldi. A questo si aggiunge la cronica manc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
Non in mio nome.
Nessun commento:
Posta un commento