domenica 5 febbraio 2012

Santo subito?

Ho terminato ieri questo libro-inchiesta su Wojtyla. Come specificano i due giornalisti che l'hanno scritto, non si tratta di un libro "contro" Giovanni Paolo II, ma "su" Giovanni Paolo II. Voi sapete che il papa polacco è stato tra i più amati della storia recente della chiesa. E per molti versi questo amore e questa venerazione sono stati giustificati e condivisibili, dal momento che il predecessore di Ratzinger è stato indubbiamente una forte personalità, un leader carismatico e trascinatore di folle. Inoltre, a lui va riconosciuto il merito di avere avuto un ruolo determinante nella caduta del blocco comunista sovietico alla fine degli anni '80.

Ma assieme agli indiscutibili meriti, vanno annoverate anche le moltissime "ombre" che hanno contraddistinto i 27 anni del suo pontificato, molte delle quali non sono sicuramente conosciute dalla folta schiera di fedeli che all'indomani della sua morte si riversò in piazza San Pietro al grido di "santo subito!". Mi riferisco, sintetizzando brutalmente (se avete la possibilità procuratevi il libro, ne vale la pena), alla copertura della lunga serie di scandali finanziari che hanno visto per protagonista lo IOR e il cardinale Marcinkus, amico intimo di Wojtyla. Il Vaticano in più occasioni si fece scudo della propria extraterritorialità quando la procura di Milano chiese ad esempio di poter indagare il potente e discusso cardinale quando si scoprì che una tranche della famosa maxitangente Enimont transitò attraverso la banca vaticana. Senza dimenticare poi i finanziamenti segreti (spesso frutto di denaro della mafia riciclato) che IOR e Banco Ambrosiano (Roberto Calvi) facevano affluire senza sosta, col beneplacito del papa, nelle casse di Solidarnosc, il sindacato cattolico polacco a capo del quale c'era Lech Walesa.

Tra i punti più controversi del suo pontificato, poi, non vanno dimenticati la copertura (sempre con la storia dell'extraterritorialità vaticana) del fondatore dei Legionari di Cristo, il vescovo Marcial Maciel, tossicomane, presunto pedofilo e padre di una certa quantità di figli segreti avuti da relazioni clandestine. E poi il profondo disprezzo di Wojtyla nei confronti della Teologia della Liberazione, una corrente cattolica dell'america latina che intendeva la chiesa anche come mezzo per mettersi al servizio dei più poveri e combattere le feroci repressioni attuate dai vari dittatori in molti paesi sudamericani (Wojtyla che benedice pubblicamente il sanguinario dittatore cileno Pinochet sul terrazzo del palazzo del governo, è in questo senso l'immagine più emblematica e terribile).
Altro punto controverso è l'"oscurantismo" che ha contraddistinto tutto il suo pontificato; una repressione feroce di qualunque movimento, idea, ambizione che in qualche modo intendesse portare una sorta di rinnovamento, attualizzazione o modernizzazione della dottrina cattolica. Aborto, omosessualità, ammissione delle donne al sacerdozio e al diaconato, diritto alla comunione per i divorziati risposati; tutti temi che Wojtyla non ha mai voluto prendere neppure in considerazione. Alla fine degli anni '90 varie associazioni cattoliche americane fecero pervenire a Giovanni Paolo II una petizione firmata da 2.500.000 persone con la quale si chiedeva di rivedere la posizione della chiesa cattolica sul sacerdozio delle donne. Wojtyla non la prese neppure in considerazione, e le sue uniche parole a chi gli chiedeva spiegazioni furono: "la Chiesa non è democratica".

Buona santificazione.

5 commenti:

Sbronzo di Riace ha detto...

non dimentichiamoci tra i suoi meriti (ironico) la preghiera della pace del 1986, vedere gli indiani con le piume in testa che pregavano Manitu di fronte al papa non ha prezzo

questa storia che ha contribuito in maniera determinante a far cadere il comunismo (o meglio il blocco sovietico) è una cosa abbastanza gonfiata ad arte dai suoi cultori

Andrea Sacchini ha detto...

Beh, i due giornalisti che hanno scritto il libro non sono esattamente suoi "cultori". Ed è ormai assodato sia dai suoi detrattori che dai suoi estimatori (e dalla storia) che il contributo di Wojtyla alla caduta del comunismo è stato importante. Certo, le dittature comuniste dei paesi dell'est sarebbero cadute comunque; Wojtyla ha il merito di aver accelerato enormemente questo processo. Ciò che si contesta a lui sono i mezzi utilizzati per ottenere questo risultato. Wojtyla, se vogliamo, è stata la personificazione del famoso "il fine giustifica i mezzi".
La vicenda degli indiani che ballavano di fronte a lui è l'espressione di un'altra sua grande contraddizione, quella dell'ecumenismo "ad personam". Nel senso che i rapporti con le altre religioni erano generalmente i benvenuti ed erano visti di buon occhio; i rapporti con le altre correnti del cristianesimo (protestanti, ortodossi, ecc...) erano a senso unico (in pratica il cattolicesimo è la verità assoluta, tutti gli altri qualcosa di meno di ciarlatani).

Sbronzo di Riace ha detto...

un ruolo importante lo può aver avuto in Polonia paese molto cattolico e grazie all'alleanza con Solidarnosc

ma in altri paesi come la Germania dell'est e URSS molto ma molto meno

la corsa agli armamenti che ha determinato spese sempre più ingenti per l'URSS, la fallimentare guerra in Afghanistan, Cernobyl, tutte mazzate che hanno influito molto di più sulla caduta del comunismo sovietico

Romina ha detto...

La mia posizione è sempre stata molto impopolare: non ho mai apprezzato Giovanni Paolo II per i motivi che hai esposto ma anche per il suo enorme, incontenibile narcisismo. In altri termini, non mi è mai piaciuto proprio come uomo, come persona.
Infatti gli preferisco Benedetto, che considero anche meno "pericoloso" in quanto non è un attore (non sa sorridere per forza), non è abilissimo nel fare politica (non dico che non la faccia, dico che non ha l'astuzia dell'altro) e sicuramente non è narcisista né ambisce a fare la star da palcoscenico. Anzi, è tendenzialmente timido. Dulcis in fundo, è indubbiamente più dotto.

In altri termini, a livello umano lo preferisco, anche se so che le persone estroverse e amanti della ribalta, come il predecessore, fanno più colpo sulle masse.

Ma, ripeto, la mia posizione è impopolare, lo so. ;)

Andrea Sacchini ha detto...

Impopolare non so, originale sicuramente (almeno per me) ;)

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