martedì 13 dicembre 2011

Una vittoria lunga 2000 anni

Mons. Nuvoli, responsabile economico della curia di Bologna, risponde così alla richiesta del Comune di pagare l'ICI: "È da duemila anni che ci vengono addosso, ma il Signore è risorto, abbiamo vinto noi. Chi è contro il Signore si è messo dalla parte sbagliata". Ora, che abbiano vinto loro è fuori discussione. Ma sarebbe stato interessante che il ciarliero monsignore avesse detto qualcosa circa i metodi che hanno utilizzato nel corso dei famosi 2000 anni per vincere sempre loro.

A parte questo, mi pare che ormai la famosa scusa del "non paghiamo perché facciamo beneficenza e ci sostituiamo allo stato" sia abbastanza stucchevole. Gliel'ha chiesto qualcuno di farlo? Come scriveva giustamente (per una volta) ieri Facci su Libero, "che senso ha che una istituzione religiosa compensi ciò che lo stato laico dovrebbe darmi?". E poi chi mi dice che se dall'oggi al domani, magari per un miracolo, lo stato riprendesse a fare quello che deve fare la chiesa pagherebbe quanto deve senza fare storie?

1 commento:

alessio di benedetto ha detto...

Se si rastrellassero ogni anno i 13 miliardi di euro che un sottogoverno confessionale continua a donare alla Città del Vaticano, sottraendoli con la menzogna dalle tasche della povera gente, se si recuperassero tutti gli introiti dell’ICI (il valore degli immobili vaticani ammonta per difetto a 30 miliardi di euro), la smetteremmo di parlare di debito pubblico (altra bufala) , di crisi delle pensioni, di tagli ai rinnovi contrattuali, alla sanità, alla scuola pubblica, all’arte, alla musica e allo spettacolo… Grazie a Berlusklaun il Vaticano, il più ricco Stato del Mondo, non paga più neppure l’ICI, i suoi monumenti privati sono ristrutturati con le tasse imposte ai lavoratori italiani, e gli istituti cattolici sono finanziati con i soldi di noi tutti, non con le offerte dei fedeli o delle aziende di Berlusconi, abbastanza ricche da permetterselo. Siamo il solo caso nel mondo in cui una popolazione multirazziale e multiconfessionale deve obbligatoriamente versare i propri contributi per farsi indottrinare. Atei, non credenti, agnostici, musulmani, ebrei, protestanti ed induisti, le cui tasse statali sono devolute molto benignamente ad una ideologia religiosa che li combatte accanitamente e che se potesse tornerebbe ad accendere nuovi roghi! È come se gli Italiani – il paragone non vi sembri forzato – fossero costretti a finanziare l’Iran per lasciarsi plagiare: è la stessa identica cosa, anche se sembra assurda. Ma come ha detto qualcuno: “Il Vaticano è uno stato! L’Italia no!”. DA: LA RELIGIONE CHE UCCIDE
COME LA CHIESA DEVIA IL DESTINO DELL’UMANITÀ
(Nexus Edizioni), giugno, 2010.
517 pagine, 130 immagini, € 25

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