sabato 12 novembre 2011

Monti fa paura?


Quelli che pensavano che l'annuncio delle dimissioni del tipo di Arcore rappresentasse la sua uscita di scena, si sbagliavano. Basta guardare la prima pagina del Giornale di stamattina per rendersene conto. La giravolta del cavaliere questa volta è stata più repentina del solito. Prima ha finto di avallare un eventuale governo tecnico guidato da Monti, poi, dopo la fila di vertici a casa sua, la retromarcia. Il tutto, come sempre, per non rompere definitivamente con la Lega, che, come è noto, di Monti non vuole proprio sentire parlare.

Ma la vera goccia che ha fatto traboccare il tipo di Arcore è l'umiliazione, dice lui. Insomma, non si può decidere tutto senza che lui abbia voce in capitolo. A questo proposito è abbastanza curioso che il responsabile unico della credibilità italiana colata a picco del mondo venga a parlare di umiliazione. Ma ormai ci siamo abituati. Ed è altresì curioso notare come questi qui siano ancora disposti a giocare sul filo del baratro. Fateci caso: è bastato che cominciasse a circolare la voce di un esecutivo provvisorio guidato dall'economista bocconiano per far volare i mercati e far rientrare lo spread entro limiti accettabili. Nonostante questo, Berlusconi vorrebbe ancora affidare un mandato esplorativo ad Alfano.

Pensate a cosa succederebbe lunedì, alla riapertura dei mercati, se ci trovassimo con Monti in forse e il tipo del lodo bocciato dalla Consulta a spasso nei palazzi per vedere di mettere insieme qualcosa. Intendiamoci: come ho già scritto in precedenza, qui nessuno guarda con eccessiva simpatia a questo Monti, non fosse altro perché è ancora impossibile sapere cosa intende fare. Ma, come scrive giustamente Massimo Franco, stamattina, sul Corriere, il tempo di giocare col fuoco è finito.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Che ne pensi dei 25 mila euro al mese che prenderà come senatore a vita? (che si sommano credo allo stipendio da professore ordinario alla Bocconi, più chissà quali altri guadagni come economista e politico)

In tempi di crisi, tempi in cui a un ricercatore universitario (doppia laurea, dottorato, post-doc all'estero) che già guadagna 1200 euro al mese si chiede di fare sacrifici, questa mi sembra veramente l'ennesima presa per i fondelli.

Hanno veramente la faccia come il XXX. E proprio vero che il più pulito ha la rogna. Mi chiedo quanto ci vorrà prima che succeda quello che è successo in Libia.

Anonimo ha detto...

E del fatto che Monti è un fan della Gelmini e di Marchionne? Cito:

"In Italia, data la maggiore influenza avuta dalla cultura marxista e la quasi assenza di una cultura liberale, si è protratta più a lungo, in una parte dell'opinione pubblica e della classe dirigente, la priorità data alla rivendicazione ideale, su basi di istanze etiche, rispetto alla rivendicazione pragmatica, fondata su ciò che può essere ottenuto, anche con durezza ma in modo sostenibile, cioè nel vincolo della competitività. Questo arcaico stile di rivendicazione, che finisce spesso per fare il danno degli interessi tutelati, è un grosso ostacolo alle riforme. Ma può venire superato. L'abbiamo visto di recente con le due importanti riforme dovute a Mariastella Gelmini e a Sergio Marchionne. Grazie alla loro determinazione, verrà un po' ridotto l'handicap dell'Italia nel formare studenti, nel fare ricerca, nel fabbricare automobili."
Mario Monti, Corriere della Sera, 2 gennaio 2011

Anonimo ha detto...

E ancora:
"...lo stesso Mario Monti ha anche detto che bisogna ringraziare Berlusconi per aver salvato l'Italia dalla sinistra di Occhetto nel '94. [...] E così ci ritroviamo Papademos in Grecia e Monti in Italia, espressioni di quel mondo bancario che la crisi l'ha provocata."

Andrea Sacchini ha detto...

Guarda che, nel caso non te ne fossi accorto, Monti non fa fare salti di gioia neppure a me. Il problema è che siamo sull'orlo del precipizio, e non possiamo stare a guardare tanto per il sottile.

Anonimo ha detto...

La scelta di Monti a capo dell'esecutivo rappresenta un'ulteriore presa per i fondelli a dileggio del popolo italiano e dimostra che nella vis del Presidente della Repubblica gli italiani costituiscono ancora un popolo ingenuo e cretino.Non si rende conto, il nostro Presidente, che pur essendo, come lui pensa che siano, ingenui e cretini, gli italiani sono arcistufi di guardare a monti ed a valli
ed altro non aspettano che le ruspe del potere
livellino il panorama, portando a valle lo sporco denaro degli ombrosi monti.

Andrea Sacchini ha detto...

La scelta di Monti a capo dell'esecutivo rappresenta un'ulteriore presa per i fondelli

Sì, può essere. Anche se a me sembra che la vera presa per i fondelli del popolo italiano sia arrivata da quello che ha governato prima di Monti.

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