lunedì 31 ottobre 2011

Ma dove vanno i partigiani?


Per smontare quello che scrive il Giornale stamattina su Antonio Ingroia, compreso quel capolavoro di ilarità che è il relativo editoriale di Sallusti, non serve molto. Basta riportare le parole esatte del sostituto procuratore della Repubblica di Palermo, che non sono quelle citate da Sallusti, cioè queste:

Un magistrato deve essere imparziale ma sa da che parte stare. Io confesso di non sentirmi del tutto imparziale, anzi, mi sento partigiano.

Ma queste:

...ma io confesso, non mi sento del tutto imparziale, anzi, mi sento partigiano [...] perché sono un partigiano della Costituzione.

C'è differenza? Forse per i lettori del Giornale no. Per quelli che non hanno le fette di salame davanti agli occhi, forse sì.

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