domenica 30 ottobre 2011

Campagna elettorale


Prima le parole del tipo di Arcore sull'euro (immancabilmente ritrattate poche ore dopo: come al solito abbiamo capito male noi). Poi, stamattina, i trombettieri filo governativi che riprendono il teleimbonitore-pensiero a reti unificate (vedi il Giornale qui sopra e relativo, spassosissimo, editoriale di Feltri).

Insomma, per chi non l'avesse ancora capito il cavaliere è in campagna elettorale, e uno dei temi che faranno da colonna sonora sarà proprio l'euro e i suoi disastri. Un tema che fa sempre presa sulle italiche genti: prezzi raddoppiati, potere d'acquisto dimezzato e via a seguire. Intendiamoci, qui nessuno pensa che l'euro non abbia (avuto) le sue magagne, ma queste non vanno addebitate solo a chi l'ha voluto e realizzato, come fanno furbescamente Feltri e compagnia cantante, ma vanno egualmente addebitate a chi in questi 10 anni avrebbe dovuto vigilare e non l'ha fatto (il tipo delle cene eleganti ne ha governati 8). Insomma, per dirla in soldoni, quelli che dovevano controllare che 1000 lire non diventassero un euro.

Ecco, il teleimbonitore farà leva su questo. Ovviamente le cose, come spiega molto bene Mario Monti, stamattina, sul Corriere, sono un filino più complesse di come ce le raccontano loro. Ma allora non sarebbe il Giornale. E non sarebbe campagna elettorale.

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