sabato 16 luglio 2011

La carcerazione preventiva spiegata a Sallusti


Nella foga di difendere l'indifendibile a tutti i costi, il buon Sallusti è riuscito a farci divertire anche in questo weekend di metà luglio. Preoccupato per la spaccatura che si è creata all'interno del governo per la vicenda dell'arresto di Papa, il prode editorialista elenca, nel suo editoriale odierno, una serie di motivi che denotano la gravità di questa spaccatura. Il primo è fenomenale:

non si sbatte in gale­ra una persona (a meno di una sua pericolosità sociale) prima di una condanna

Sallusti dimentica (fa finta di dimenticare) che metà delle persone che (sovra)affollano le patrie galere sono in attesa di giudizio. E non per la cattiveria o il sadismo dei giudici, ma perché è previsto dalle leggi, quelle che - guarda caso - fanno i politici. La custodia cautelare, poi, è prevista espressamente dal nostro codice penale, e il giudice vi ricorre ogni volta che ritiene che un imputato possa fuggire o inquinare le prove.

Evidentemente Sallusti pensa che a questo trattamento debbano sottostare solo le persone normali, non i parlamentari.

1 commento:

andynaz ha detto...

... Sallusti pensa che ...

... a Sallusti fanno pensare che ... ;-)

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