mercoledì 23 febbraio 2011

Con la Libia si chiude e basta

Gheddafi, nel suo ultimo disperato colpo di coda, ha ordinato il bombardamento dei pozzi di petrolio. I piloti dei suoi caccia pare si siano rifiutati. Qui non è questione di rompere o meno il famigerato trattato Italia-Libia; è questione che con questo signore, che sta attuando un genocidio contro il suo stesso popolo, bisogna rompere definitivamente e inequivocabilmente. Nonostante tutto quello che c'è stato nel passato (accordi con Gheddafi li hanno fatti tutti i governi negli ultimi 40 anni).

Un paese come il nostro, già coperto di ridicolo a livello planetario a causa delle "imprese" del signore che ci governa, non può permettersi il lusso di non prendere le distanze in maniera chiara da un dittatore pazzo e sanguinario. C'è un limite anche alla realpolitik, agli accordi commerciali e alle convenienze economiche.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Berlusconi è stato democraticamente eletto e anche gheddafi.

vanno rispettati

Andrea Sacchini ha detto...

Ma perché sei tornato?

Ritrovamenti

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