lunedì 10 gennaio 2011

L'educazione sessuale? Pericolosa per la religione


Io penso di essere una persona abbastanza aperta. In genere non ho problemi nel cercare di ascoltare e di capire le idee degli altri. Ma ci sono delle volte in cui, con tutta la buona volontà, questo esercizio non mi riesce. Mi sforzo; cerco di mettermi nei panni di chi non la vede come me, ma niente da fare.

E quindi mi chiedo come si possa dire che "l'educazione sessuale e civile impartita nelle scuole di alcuni Paesi europei costituisce una minaccia alla libertà religiosa". Ma è mai uscito da quelle mura in cui se ne sta rintanato? E' mai entrato in una scuola? Ha mai provato a verificare, a chiedere cosa sanno i giovani di sesso, di trasmissioni di malattie, di sessalità in genere? Si è mai chiesto perché la maggioranza dei ragazzi non usa il profilattico e crede che l'Aids sia una malattia curabile tramite vaccino e diffusa solo in certe zone dell'Africa?

Pensate se nelle nostre scuole, così come accade già in molti paesi all'estero, ci fosse un'ora, anche una sola, alla settimana in cui si fa educazione sessuale. Magari al posto di quella di religione: l'unica vera minaccia alla nostra civiltà.

8 commenti:

Romina ha detto...

L'educazione sessuale è necessaria più che mai. Solo con la consapevolezza, infatti, si è pienamente liberi, perché si possono compiere le proprie scelte in base a informazioni corrette, assumendosi poi in pieno la responsabilità dei propri atti.

Agire invece sulla base della non-consapevolezza, alla cieca, oppure sotto l'influsso di superstizioni infondate, è indice di mancanza di libertà: si è subordinati al non-sapere e quindi non si è più liberi, perché non si può scegliere in maniera razionale e scientificamente fondata.

Dalla Chiesa non mi aspetto ragionamenti di questo tipo, è una partita persa. Però li pretendo dai politici, il che significa che costoro dovrebbero evitare di farsi comandare dal Vaticano, agendo in piena autonomia. Ma siamo in Italia.

Andrea Sacchini ha detto...

Tra le altre cose, poi, non mi riesce di capire il nesso tra l'educazione sessuale e la minaccia alla religione. Spiegare ai ragazzi la sessualità rappresenta forse un impedimento a un eventuale cammino religioso?

Ma probabilmente è un limite mio.

lucy ha detto...

ricordati quello che scrissi

la religione cristiana è costantemnte rivolta al passato

in passato il sesso era grande peccato.

fortunatamente la Chiesa non comanda come un tempo altrimenti stavamo fermi al medioevo

Il cattivo Otto ha detto...

Il tuo limite è la mancanza di fede.

Se vuoi chiamarlo limite, ovviamente.

Andrea Sacchini ha detto...

Se vuoi chiamarlo limite

Dal mio punto di vista lo considero più una fortuna.

Il cattivo Otto ha detto...

E con le bimbe come hai fatto ? Hanno fatto religione a scuola ?

Romina ha detto...

Andrea@ Spiegare ai ragazzi la sessualità rappresenta forse un impedimento a un eventuale cammino religioso?

Assolutamente no. Anzi, l'eventuale cammino religioso avverrebbe in base a una scelta matura e davvero voluta, cioè libera perché priva di condizionamenti, e sarebbe vissuto senza ipocrisia.
Essere informati, poi, non significa certo sminuire le esigenze "spirituali" e interiori, che peraltro si hanno anche quando non si è credenti.

Andrea Sacchini ha detto...

Hanno fatto religione a scuola ?

Sì, entrambe. Per loro libera scelta, e per il fatto che siamo una famiglia democratica dove ognuno è libero di fare ciò che crede.

p.s.
se la cosa ti può interessare, Michela, mia figlia più grande (liceo linguistico), ha già detto che il prossimo anno è intenzionata a non farla perché la ritiene totalmente inutile.

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