martedì 21 dicembre 2010

Caso Calipari, qualcuno ci può spiegare?

I files di Wikileaks hanno tirato di nuovo in ballo il nostro paese. E non per dirci che Berlusconi è un incapace, come è già successo in precedenza e come sappiamo bene, ma per una questione un pelino più delicata. Si tratta infatti del caso di Nicola Calipari, l'agente segreto italiano ucciso nel 2005 in Iraq da dei colpi di arma da fuoco partiti da un posto di blocco americano.

Secondo quanto trapela dai files pubblicati dal sito che fa riferimento ad Assange, "il rapporto italiano sulla morte di Nicola Calipari in Iraq, almeno nella parte che definiva l'uccisione del funzionario dei servizi da parte di un posto di blocco americano come 'non intenzionale', era costruito allo scopo di evitare ulteriori inchieste della magistratura italiana".

A firmare il rapporto fu l'ambasciatore americano Mel Sembler, il quale scrisse anche che "il governo italiano 'bloccherà i tentativi delle commissioni parlamentari di aprire indagini', malgrado vi siano già delle precise richieste delle opposizioni in proposito, sostenendo la tesi del 'tragico incidente'". Insomma, la morte di Calipari ci è sempre stata spacciata come "non intenzionale". Le rivelazioni di Wikileaks sembrano invece andare nella direzione opposta.

Non sarebbe male che qualcuno, magari Berlusconi stesso, dicesse qualcosa in proposito. Spiegasse in Parlamento quello che c'è da spiegare. Se non per noi, almeno per i familiari.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Hanno coperto qualsiasi nefandezza,e non solo i servizi segreti italiani,ma anche tutti gli altri.

non sappiamo nulla di certo su USTICA cosa vuoi pretendere!

Comunque ringrazio di essere italiano,così posso sentire le cazzate di gasparri!

Andrea Sacchini ha detto...

Comunque ringrazio di essere italiano,così posso sentire le cazzate di gasparri!

Mah, guarda, sinceramente io ne farei volentieri a meno. :-|

menici60d15 ha detto...

L’omertà e la complicità nazionali nelle epurazioni USA

Un alto magistrato ha affermato di non aver pensato neppure per un momento a cause naturali quando seppe della morte improvvisa del Capitano De Grazia. Che quello di Calipari sia stato un omicidio volontario premeditato lo scrissi il giorno del funerale, e lo ripetei quando l’indagine fu archiviata
(v. “Calipari: virtù militari e diritto” sul sito http://menici60d15.wordpress.com/).

Ora Wikileaks rivela che il governo Berlusconi tramò per evitare che la verità, tramite le indagini dei magistrati, venisse a galla. Il PD, anche per bocca dello “zio d’America” Ignazio Marino, ha chiesto indignato a Berlusconi di dare conto. Ciò per me conferma che Wikileaks disinforma, a favore degli USA, imbrogliando ancor più le carte mentre rivela parzialmente il vero. (v.”Da quali minacce va protetta la Glaxo” sul mio sito).

La “rivelazione” infatti implica:

- Che nessuno lo sapesse. E’ dalla Liberazione che vengono eliminati Italiani sgraditi agli USA, e tutti, istituzioni e pubblico, vilmente fanno finta di nulla sui mandanti; i quali possono pure alludere a come andò, per giochi strumentali e a riprova del loro dominio.

- Che la sinistra si opponga alla destra almeno in questo. Moro docet, è altrettanto sottomessa. E oggi forse è perfino più venduta dei piduisti riconosciuti.

- Che le eliminazioni avvengano contro una volontà forte. In realtà, gli epurandi, tipi anomali, vengono venduti. La classe dirigente, a partire dai “colleghi”, è spesso parte attiva nell’eliminazione, e il popolo, a cominciare dagli “impegnati”, è omertoso e offre bassa manovalanza per un tozzo di pane.

- Che la magistratura, “famigerata” secondo Palazzo Margherita, vada frenata altrimenti scopre la verità. Quando si tratta di fare un favore agli USA, magari quando c’è da eliminare qualcuno che non è sufficientemente servo, tanti magistrati, q. b. agli interessi della corporazione, sono sempre pronti all’obbedienza, e ben lieti di farsi depistare.

Il cattivo Otto ha detto...

Calipari rimase ucciso in un incidente, purtroppo per lui. Se c'è una colpa, bisogna prendersela con la Sgrena che l'ha messa in quella situazione.

Ritrovamenti

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