venerdì 21 maggio 2010

Un po' alla volta arrivano tutti

Raffaele Lombardo, pezzo grosso del Pdl e governatore della regione Sicilia:

Alla vigilia della commemorazione dei giudici Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e degli agenti della scorta, mi permetto di rivolgere un appello, da presidente della Regione siciliana, al governo nazionale, ai parlamentari siciliani e meridionali, a tutto il Parlamento e a tutte le forze politiche, a cominciare dal Movimento per l’autonomia che ho contribuito a fondare, affinché non si pongano limitazioni alle intercettazioni telefoniche.

Giornalisti Mediaset (sì, avete letto bene):

I Cdr di Tg5, News Mediaset, Sport Mediaset, Studio Aperto, Videonews in una nota aderiscono alla proposta indicata dalla Fnsi di organizzare una mobilitazione permanente e diffusa nel territorio che dovrà sfociare in uno sciopero nazionale dell'intera categoria qualora non vengano apportate significative e positive modifiche ai testi in discussione in parlamento sulle intercettazioni. A tutti va riconosciuto il diritto innegabile alla privacy, ma i provvedimenti all'esame del Parlamento - sottolineano i Cdr delle testate Mediaset - pongono ostacoli alla libertà di stampa e pertanto la nostra iniziativa è a tutela di tutti i cittadini. Un'iniziativa doverosa oggi, quella della Fnsi e dei giornalisti italiani, come del resto analogamente venne fatto quando provvedimenti simili furono proposti da una diversa maggioranza politica e da un diverso ministro.

Ci vuole un po' di pazienza, ma arrivano tutti.

2 commenti:

andynaz ha detto...

anche loro sono comunisti e traditori della patria?? :-)

Andrea Sacchini ha detto...

Sì, però "travestiti". :-)

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