sabato 8 maggio 2010

"Parla con me" nel mirino, in mancanza di cose più urgenti

Non ho idea di cosa sia di preciso la trasmissione Parla con me; per il semplice fatto che non l'ho mai guardata, anche per questioni di orario. So che è condotta da Serena Dandini (foto), e so che nell'ultima puntata deve aver combinato un bel casino, visto che si è attirata le ire del premier (che notoriamente ha poca simpatia per la satira). Pare addirittura che il berlusca abbia sollevato l'argomento in consiglio dei ministri. L'argomentazione, la solita, già utilizzata per tutte le trasmissione "scomode", è sempre quella: "una trasmissione pagata con i soldi pubblici si diletta nell'avere come unico bersaglio il governo e si diverte ad aggredirlo" - si potrebbe replicare che anche Libero prende qualche milioncino di euro all'anno di finanziamento pubblico, così come il tg1 di Minzolini (prescrizione=assoluzione) è finanziato dal canone, ma lasciamo perdere.

In realtà, ha poi replicato la stessa Dandini, la satira non va in una direzione sola, visto che "sono stati numerosi gli elettori del centrosinistra che hanno inviato le loro mail di protesta perché in trasmissione abbiamo fatto numerose battute contro il gruppo dirigente del Pd". Comunque, alla fine, al premier questa trasmissione non piace per niente. La Dandini prenda nota. Visto che si parla di talk show, poi, non si può non segnalare la "perla" di ieri di Quagliariello: nei dibattiti televisivi si presenti un solo esponente politico per partito, così si evita di far vedere che ci sono contrasti. Geniale il Quagliariello. E' come ci fossero marito e moglie che litigano e, per non darlo a vedere, al pranzo di Natale con tutti i parenti ci vada o solo la moglie o solo il marito - magari potrebbero fare un anno per uno.

Visto che siamo in vena di buotade e di cose veramente importanti, vale la pena segnalare l'uscita di Napolitano di ieri. Su cosa? Ma su Totti, naturalmente, e in particolare sul calcione che l'altro ieri ha rifilato a Balotelli. "Totti? Gesto inconsulto", avrebbe detto il capo dello stato parlottando con alcuni giornalisti. Prendiamo atto della preoccupazione di Napolitano per quello che è successo. Io, nel frattempo, mi auguro che la medesima preoccupazione sia altrettanto importante quando si ritroverà sulla scrivania, pronto per la firma, il ddl intercettazioni, il provvedimento che sancirà la definitiva resa della giustizia e la morte della cronaca giudiziaria.

No, perché qui, tra politici che si occupano di televisione e capi di stato di calcio, non vorrei che qualcuno perdesse di vista il motivo per cui si trova dov'è.

2 commenti:

Maurizio ha detto...

Ho visto per caso il monologo incriminato di Ascanio Celestini,che considero un genio,posso dire
,come ho letto sul fatto quotidiano,che nel SULTANATO DI BERLUSCOLANDIA,quello che da fastidio va eliminato.
Amen.
Maurizio San Leo

Andrea Sacchini ha detto...

quello che da fastidio va eliminato

Sì, e pare che ci stia anche riuscendo.

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