martedì 20 aprile 2010

Il quartier generale racconta/19


E' gravissimo: i tre di Emergency, appena liberati, non hanno ringraziato il governo che si è impegnato tanto per la loro liberazione. Poteva Il Giornale passare sopra a questo fatto di indicibile gravità? No, certo. Ecco quindi la prima pagina di stamattina con tanto di indignato editoriale di Feltri. Ma vediamo alcune delle scemenze cose scritte da quest'ultimo.

"I tre operatori sanitari di Emergency liberati grazie all'intervento decisivo del governo italiano non hanno rilasciato dichiarazioni su chi li ha salvati. Figuriamoci". Eh, certo, "figuriamoci", dice Feltri. Sono proprio degli ingrati cafoni. Proviamo a fare alcune ipotesi sui motivi di questo atteggiamento. Se un fatto del genere, arresto immotivato di tre persone appartenenti a un'organizzazione umanitaria di un'altra nazione, fosse capitato a qualsiasi altro paese, il relativo ministro degli esteri non penso che avrebbe pregato che non sia vero: avrebbe preso all'istante il telefono chiedendo immediatamente spiegazioni allo stato che li ha arrestati. O sbaglio? Invece da noi si fa tutto con calma, tanto che il solerte primo ministro nostrano si decide a scrivere una missiva a Karzai ben 5 giorni dopo il sequestro. Si vede che c'erano faccende più urgenti da sbrigare.

Ma Feltri si spinge oltre, tirando in ballo per l'ennesima volta la questione del presunto rifiuto dei tre (sacrilegio!) di tornare in Italia con un volo di stato. Poco importa che la polemica si sia sgonfiata dopo appena 30 minuti dal suo comparire: per Feltri bisogna battere il ferro finché è caldo (anche se ormai si era raffreddato) e mettere in evidenza il più possibile l'affronto. Alla fine, però, siamo punto e a capo. Ci sono: forse i tre hanno sentito La Russa tentare (senza riuscirci) di conversare con Gino Strada ad Annozero e hanno deciso di vendicarsi.

7 commenti:

  1. ogni tanto mi scordo perché La Russa è da disprezzare (o compatire, dipende dai punti di vista), meno male che ci sono video del genere che ce lo ricordano... :-)

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  2. Già. In un paese normale, oltretutto, tra Strada e La Russa il ministro non sarebbe certo La Russa.

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  3. Neanche Strada sarebbe ministro (nemmeno dei trasporti).

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  4. Comincia a eliminare il "porcellum" di Calderoli e rimetti il voto di preferenza come si faceva prima del 2005.

    Poi metti nella stessa lista Strada e La Russa. Chi dei due pensi che prenderebbe più voti?

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  5. Forse tu non te ne accorgi, ma appena apre bocca Gino Strada diventa come minimo antipatico. Non per nulla sta sui ... a un sacco di gente.

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  6. Già. Meno male che a pareggiare in simpatia, quando apre bocca, c'è La Russa.

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