mercoledì 7 aprile 2010

Il quartier generale racconta/14


Anche oggi, come ieri, Il Giornale di Feltri apre in modo diverso da tutti gli altri. Loro parlano principalmente del vertice di ieri sera sulle riforme tra la Lega e Berlusconi? Lui apre sul ponte di Pasqua che ci siamo appena lasciati alle spalle. E lo fa ovviamente a modo suo, utilizzandolo per ritirare fuori dal cassetto la vecchia storiella della crisi che non esiste. La prova regina? Il traffico sulle autostrade. E infatti il titolone di prima pagina è appunto "La crisi è andata in vacanza".

E Feltri se lo chiede seriamente in apertura di editoriale: "Ma dov'è questa crisi? Se c'è non si vede che nelle statistiche la cui attendibilità è pari a zero". Ora, io non sono in grado di dire se l'attendibilità di chi certifica la crisi sia buona o scarsa. Meno dubbi ho sull'attendibilità di quello che scrive Feltri, il quale, forse qualcuno ricorderà, si è appena beccato 6 mesi si sospensione dall'ordine dei giornalisti della Lombardia per tutte le balle raccontate su Boffo, e anche per aver pubblicato sul Giornale alcuni articoli di Renato Farina, il quale, a differenza di Feltri, dall'albo dei giornalisti è stato invece proprio radiato. Bene, dall'alto di cotanta autorevolezza Feltri si domanda se le statistiche sulla crisi sono attendibili.

"Basti pensare che secondo cifre ufficiali il 50% degli italiani avrebbe un reddito annuo di 15.000 euro lordi. Fosse vero ciascuno di noi, camminando per strada, dovrebbe scansare cadaveri di morti di fame. Invece altro che morti di fame". Eh, certo, scherziamo? Dovremmo scansare i cadaveri dalle strade, dice lui. Ecco perché la crisi è tutta un bluff, altrimenti come farebbero le autostrade a riempirsi di macchine? Ma le autostrade si sono veramente riempite di macchine? Probabilmente sì. Ma secondo voi i motivi vanno ricercati in misura maggiore nella quantità di auto in viaggio, oppure nel fatto che la rete viaria italiana è notoriamente sottodimensionata rispetto al traffico che sopporta e basta quindi qualsiasi occasione per creare gli imbuti? Mah, a me il dubbio viene.

"La tv - prosegue Feltri - ci ha fornito immagini terrificanti del cosiddetto fine ponte pasquale. Un fiume in piena di automobili in barba all'aumento del prezzo dei carburanti. La vita costa di più? E chi se ne frega?" sentenzia Feltri. Sul "chi se ne frega?" sarebbe interessante sentire il parere di chi si è presentato al distributore di benzina accorgendosi che il prezzo di un pieno è lievitato di 8/10 euro rispetto a solo qualche mese fa. Chissà a trovarsi nei paraggi con una piccola videocamera quanti "chi se ne frega?" si sarebbero raccolti? Ma poi, tutte 'ste benedette macchine sulle autostrade quante erano? E va bene, togliamoci pure questo dubbio. Riporto pari pari dall'AdnKronos: "Secondo i risultati di un'indagine sui flussi pasquali diffusi dall'Osservatorio 'Amadeus Italia' saranno circa 6 milioni gli italiani che si metteranno in viaggio durante le vacanze pasquali. Di questi saranno oltre 4 milioni, 4.140.000 gli italiani che utilizzeranno l'auto per i loro spostamenti".

Dunque, ricapitoliamo: gli italiani che si sono spostati per Pasqua sono stati 6 milioni. Sei milioni di auto quindi? No, perché lo stesso studio dice che di questi 6 milioni quelli che hanno usato la macchina sono stati poco più di quattro. Quattro milioni di auto quindi? No, perché ciò presupporrebbe che dentro a ogni auto ci fosse un italiano. Secondo voi è una cosa possibile questa? Certo, ai lettori del Giornale si può dare a bere anche una cosa simile. Chi invece ragiona un pochino prende i quattro milioni di italiani che hanno utilizzato l'auto, lo divide per il numero medio di componenti della famiglia italiana tipo (mi pare sia tre e qualcosa) e calcola grosso modo quante auto erano in circolazione per Pasqua. Vogliamo stare larghi? Diciamo un milione e mezzo. Un milione e mezzo di auto in circolazione sulle strade sono la prova per Feltri che la crisi non esiste. Lo sapete quante auto circolanti ci sono in Italia? 35.200.000 (dati 2005). Quant'è in percentuale un milione e mezzo su 35 e passa? Beh, il calcolo lo potete fare voi, l'importante è che non lo fate fare a Feltri.

Sarebbe capace di dirvi che la crisi non esiste.

5 commenti:

lucy ha detto...

allora devi spiegarmi per quale motivo il debito pubblico scende, e l'economia aumenta di un buon 4.5% su base annua contro l'1% di altri paesi, al punto che raggiungeremo la piena occupazione entro il 2011.

devi anche spiegarmi per quali motivo aumentano i consumi in maniera eccezionale.

ma voi di sinistra invece vi bevete quello che vi dice bersani??

Andrea Sacchini ha detto...

Debito pubblico.

Consumi.

Ma voi della lega siete tutti così?

lucy ha detto...

così come! noi siamo concreti e rispettiamo i patti.

sono anche nostri i soldi della nuova l'aquila che entro pochi mesi verra costruita completamente.

ormai i lavori sono finiti grazie alla lega e la città è stata ricostruita.

Andrea Sacchini ha detto...

Come fai a dire:

della nuova l'aquila che entro pochi mesi verra costruita

e

i lavori sono finiti grazie alla lega?

Non noti qualcosa che non va? E se i famosi lavori sono ormai finiti, come mai Bertolaso ha detto ieri che per ricostruire L'Aquila ci vorranno ancora almeno 8 anni?

Rifaccio la domanda: ma voi della lega siete tutti così?

lucy ha detto...

bertolaso intendeva la città completa. noi intendiamo il nucleo abitativo non quello storico composto da palazzi e chiese. per le chiese, i palazzi storici e alcuni palazzi pubblici ci vorranno circa 10 anni. però intanto tutte le persone o quasi si trovano di nuovo nelle loro case o in abitazioni uguali alle loro case. le macerie sono state subito rimosse e la città è di nuovo viva.
il centro storico verrà riaperto ovviamente fra diversi anni ma intanto l'economia è tornata a crescere. al punto tale che a breve potremmo annettere alla padania anche la città di l'aquila.

visto che i soldi spesi sono del nord.

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