lunedì 15 febbraio 2010

Nel segno di Hannibal

A fine estate 2008 uno dei figli di Gheddafi, Hannibal (no, non c'entra con Hannibal Lecter ^_^), viene arrestato, insieme alla consorte, dalla polizia elvetica con l'accusa di maltrattamenti verso due dipendenti dell'albergo presso il quale erano ospiti. Dopo alcuni giorni e mezzo milione di franchi di cauzione, l'allegra coppia viene rilasciata e se ne torna a casa da papà Gheddafi. Da quel giorno i rapporti tra i due paesi sono decisamente peggiorati.

Recentemente la Svizzera ha pubblicato una blacklist con 188 nomi di cittadini libici (compreso Gheddafi) considerati "indesiderabili" ai quali è stato inibito l'accesso nel paese elvetico. La Libia, per tutta risposta, "ha sospeso la concessione di nuovi visti di ingresso ai cittadini dei paesi Schengen, nonché la validità dei visti già rilasciati". La Farnesina, sede del nostro Ministero per gli Affari Esteri, cos'ha fatto? Invece di chiedere chiarimenti alla Libia in merito alla decisione di rendere inutilizzabili i passaporti degli abitanti di un intero continente, ha preteso chiarimenti sull'"operato degli elvetici".

2 commenti:

andynaz ha detto...

beh, si sa che Gheddafi è amichetto del premier, mica poteva sgridarlo: poi ci rimaneva male :-)

Andrea Sacchini ha detto...

>beh, si sa che Gheddafi è amichetto del premier

Già, tra dittatori ci si intende... (ops, m'è scappata! :-)).

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