venerdì 18 dicembre 2009

Preti pedofili in Irlanda, "accettate" le dimissioni di mons. Murray

Ho messo il termine accettate tra virgolette perché mi hanno molto colpito i titoli che ho trovato in giro nei vari siti internet (qui Corriere, qui Repubblica e qui Ansa). Per il semplice fatto che scrivere "il Papa ha accettato le dimissioni" significa che avrebbe anche potuto respingerle. Cioè dà l'idea che ci abbia pensato un po' su e poi, dopo qualche valutazione, abbia deciso che, massì, fosse giusto che in fondo il soggetto se ne andasse dalla Chiesa.

Lo scandalo dei preti pedofili in Irlanda si è consumato dagli anni '80 fino ai primi 2000. Un periodo durante il quale un numero elevatissimo di sacerdoti, suore e affiliati a qualsiasi titolo alla Chiesa Cattolica ne hanno combinate di tutti i colori nei confronti di un numero ovviamente maggiore di vittime - se siete forti di stomaco, alcuni stralci del rapporto Murphy li trovate qui -. Ecco, oggi il Papa, dopo che alcuni giorni fa, bontà sua, ha dichiarato di vergognarsi di quello che aveva letto in quel rapporto, ha accettato le dimissioni di questo mons. Murray, dopo averlo pure ricevuto in Vaticano. Va precisato che il signore in questione non è un pedofilo, ma è stato accusato di una colpa forse anche maggiore: coprire sistematicamente chi si è macchiato di tali nefandezze. Scrive Repubblica nell'articolo che ho linkato sopra:

Nelle ultime ore, la sala stampa della Santa Sede ha reso noto che Benedetto XVI ha accettato le dimissioni dell'attuale vescovo di Limerick, Donal Brendan Murray, accusato di aver coperto per anni, quando era ausiliare di Dublino, quei preti che si erano macchiati dell'orrendo delitto di pedofilia nei confronti di centinaia di bambini e bambine.

Non so se sia più grave la colpa di chi ha commesso questi crimini o di chi li ha coperti per anni spostando a destra e a manca tra le varie diocesi i resposabili - prassi diffusa in Irlanda, ma anche in America e in Italia -, fatto sta, comunque, che alla fine le sue dimissioni sono state accettate. Non si sa cosa farà adesso l'ex prelato, il quale ha dichiarato: "Chiedo umilmente scusa ancora una volta a tutti coloro che sono stati abusati quando erano bambini piccoli". Ecco qua: i saluti, le scuse e chi s'è visto s'è visto. Probabilmente alcune centinaia di vittime di allora, oggi persone adulte, saranno ancora lì a combattere le conseguenze psicologiche e fisiche di ciò che hanno subito in quegli anni. Ma lui ormai si è dimesso, e ha salutato.

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