venerdì 27 novembre 2009

Travalicamenti

Nell'interesse della nazione, ha detto stamattina Napolitano, occorre uno stop, occorre fermarsi. E ha auspicato che "le toghe non travalichino" e detto che "niente può far cadere un governo se ha la fiducia del Parlamento". La saggezza della terza età è senz'altro un valore da preservare, è qualcosa di prezioso. Ma io penso che Napolitano, in buona fede, ovviamente, non abbia capito che non è adesso il tempo di fermarsi né di abbassare i toni.

Cos'è di preciso che le toghe non dovrebbero travalicare? Se il cane viene addestrato fin da piccolo ad abbaiare ai ladri, è ovvio che alla loro vista faccia casino. E ai magistrati è stato insegnato a rincorrere e a perseguire l'illegalità, ovunque essa si annidi, sia in mezzo alla strada che dentro ai sacri palazzi. Il resto sono chiacchiere. Così come sono chiacchiere il fatto che la legittimazione popolare forte di un governo sia un lasciapassare, un salvacondotto che consenta agli esponenti di quest'ultimo di essere al di sopra della legge.

Non raccontiamoci balle, su. Il problema non sono le tensioni, né tantomeno i magistrati che fanno il loro dovere pur tra le mille difficoltà e i bastoni tra le ruote che quotidianamente vengono a loro messi davanti. Il problema viene prima, molto prima. E Napolitano non può non saperlo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

i prossimi giorni Napolitano inviterà anche gli italiani ad evitare di criticare i nostri prodi politici.
ma il diritto di critica lo sa cosa è?
quasi quasi gli mando una copia della Costituzione.

Andrea Sacchini ha detto...

Curioso, poi, che per Berlusconi Napolitano fosse quello che "lo sapete da che parte sta".

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