mercoledì 18 novembre 2009

Rapporto Trasparency, ancora un pelino più in basso


E' bello vedere i progressi anno dopo anno. L'anno scorso il rapporto annuale di Trasparency International ci vedeva al 55° posto. Quest'anno, come vedete dall'immagine qui sopra (fonte), abbiamo fatto un bel balzo (indietro) fino al 63°.

Trasparency International è una ong non governativa, internazionale e indipendente, che ogni anno pubblica, attraverso indici costruiti elaborando sondaggi e inchieste, il Corruptions Perceptions Index, una sorta di classifica comparativa dei livelli di corruzione nei 180 paesi presi in esame. Se l'anno scorso eravamo al 55° posto, nel 2007 eravamo al 41° in questa edificante graduatoria. Se andiamo avanti di questo passo, e ci mettiamo d'impegno, raggiungere la Somalia in fondo alla classifica potrebbe essere questione di un decennio scarso.

Ce la possiamo fare.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

a me non risulta che l'Italia sia un Paese corrotto. hanno arrestato due giorni fa il numero due della mafia. Praticamente la mafia ora è in agonia. Inoltre non vedo interessi particolari che possano far gridare alla corruzione. Io penso che l'Italia sia allo stesso livello di quei Paesi in cui vengono epurati i politici che rubano.
siamo una grande democrazia.

Andrea Sacchini ha detto...

Io penso che l'Italia sia allo stesso livello di quei Paesi in cui vengono epurati i politici che rubano.

Già, con la differenza che da noi vengono promossi.

Il cattivo Otto ha detto...

Questi indici generalmente sono molto soggettivi.
Non sono da prendere molto alla lettera, a meno di voler fare politica.

Andrea Sacchini ha detto...

Non sono da prendere molto alla lettera

Conosci qualche altro istituto meno "soggettivo"?

Il cattivo Otto ha detto...

No, perché non si possono fare misure obiettive.

Ti faccio un esempio.
Prova a fare una lista dei tuo compagni di classe delle superiori, dal più buono al più cattivo.
Fallo fare anche a tutti i tuoi compagni. Sara la stessa lista ? Ne dubito. E qual'è quella giusta ?
C'è una differenza tra essere settimo oppute ottavo ?

Andrea Sacchini ha detto...

No, perché non si possono fare misure obiettive

Lo so, e d'altra parte è la stessa organizzazione, che qualche critica l'ha anche avuta, ad ammetterlo:

The main one stems from the difficulty in measuring corruption, which by definition happens behind the scenes. The CPI therefore needs to rely on third-party survey which have been criticized as potentially unreliable. Data can vary widely depending on the public perception of a country, the completeness of the surveys and the methodology used. The second issue is that data cannot be compared from year to year because TI uses different methologies and samples every year. This makes it difficult to evaluate the result of new policies.

D'altra parte è l'unico organismo che fa questo tipo di rilevazione. Prendere o lasciare.

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