mercoledì 11 novembre 2009

I primi che scamperanno

Cominciano a circolare, anche se ancora non è ben definita nei dettagli la nuova porcata legge abbrevia-processi, alcuni esempi dei processi attualmente in corso, oltre a quelli naturalmente del presidente del Consiglio, che potrebbero morire subito senza arrivare a sentenza (con grande gioia delle parti lese che aspettano giustizia).

Per il resto, il risultato sarà comunque che la mannaia della prescrizione si abbatterà sulla gran parte dei processi complessi con molti imputati. A partire da quello per il crac Parmalat, con Calisto Tanzi principale imputato, fino a quello Why not iniziato a Catanzaro da Luigi De Magistris. A rischio tutti i processi sulla pubblica amministrazione. E anche quelli, sempre più frequenti, per fatti che avvengono all’estero (con la possibilità per la difesa di chiedere rogatorie anche durante il dibattimento), come quello dell’imprenditore della Cogim Leopoldo Braghieri, accusato a Milano di aver ottenuto appalti corrompendo un funzionario dell’Onu. Vittorio Emanuele, recentemente rinviato a giudizio, può tranquillamente aspettare la prescrizione, visto che la sola udienza preliminare è durata un anno. Già fuori tempo massimo il dibattimento di primo grado sulle tangenti Eni-Agip, nato dalle indagini di Henry Woodcock, che è in corso a Potenza da ben quattro anni. (fonte)

Qualcuno, con una buona dose di umorismo, ha pensato già di applicarlo pure alle Ferrovie dello Stato. :-)

Per lui questo e altro.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A deo rex, a rege Lex

Andrea Sacchini ha detto...

"Habemus Papam" (quando prenderà il posto di Ratzinger). :-)

La querela

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