mercoledì 28 ottobre 2009

Se Cl sta in corsia

L'episodio, curioso e inquietante allo stesso tempo, è accaduto all'ospedale di Melzo, comune in provincia di Milano. Lì, tre donne che stavano facendo una visita preliminare in vista di un'interruzione di gravidanza, si sono sentite riprendere ad alta voce, in malomodo, dal primario di ginecologia con epiteti tipo "Assassine" e simili. Scrive Repubblica:

Avevano deciso di abortire. Ma una volta all’ospedale, per gli accertamenti preliminari all’interruzione di gravidanza, il primario, obiettore di coscienza, le ha umiliate nel corridoio del reparto, davanti al personale e alle degenti. «Assassina, sta uccidendo suo figlio», ha urlato Leandro Aletti, responsabile di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Melzo e noto antiabortista, simpatizzante di Comunione e liberazione, a ciascuna delle tre donne, dai 27 ai 36 anni, che avevano scelto quella struttura pubblica per abortire.

Ora, si può discutere finché si vuole del fatto se l'Italia sia una democrazia più o meno compiuta. Ma fino a quando in strutture pubbliche opereranno medici e personale che anteporranno le loro (legittime, intendiamoci) battaglie personali ai diritti delle persone, saremo sempre un paese di serie b.

4 commenti:

Romina ha detto...

In un ospedale pubblico i medici devono rispettare le leggi dello Stato, quindi devono rispettare la volontà di chi intende abortire secondo le legge dello Stato. Dovrebbe essere ovvio ma non lo è.

Sono sempre più depressa nel constatare a che punto siamo.

Andrea Sacchini ha detto...

Già. Oltretutto pare che il medico in questione non sia nuovo a uscite del genere.

Anonimo ha detto...

io credo che sia legittimo anteporre la propria coscienza ai diritti di queste persone, di questi abortisti. a mio avviso una donna che vuole abortire andrebbe condannata a non meno di 40 anni di galera e poi picchiata in carcere ogni 3 giorni!
io sono per il carcere duro anche nei confronti di chi diffama i politici di destra, è favorevole all'uso del preservativo, è femminista, è favorevole al sesso al di fuori del sacro vincolo, è favorevole alla satira e alla libertà di stampa e di pensiero.
questi sono gli abomini che vanno combattuti nel nome dell'unica verità.

Andrea Sacchini ha detto...

Toh, un altro troll. Era da un po' che non ne capitavano.

Cosa fai? Te ne vai da solo o ti do una mano io?

La querela

Luciano Canfora querelato da Giorgia Meloni. Un gigante del pensiero e un intellettuale dalla cultura sconfinata, conosciuto in ...