lunedì 26 ottobre 2009

Ho segnalato chi aveva bisogno

E' una scusante valida segnalare chi aveva bisogno? E' una giustificazione? Mi riferisco alle dichiarazioni di Mastella fatte all'indomani del terremoto giudiziario che ha coinvolto lui e sua moglie assieme a un congruo numero di altri personaggi politici più o meno in vista. Dice Mastella:

Quando andremo davanti al tribunale farò vedere eventualmente le persone che ho segnalato e vedrete se ho segnalato ricchi o ho segnalato poveri». «Mi spiace per altra povera gente che aveva analoghe difficoltà».
[...]
«Rispetto alla segnalazione - ha concluso il leader dell'Udeur - rivendico che laddove c'è una necessità, un bisogno, segnali. Dopodichè è stabilito dalle regole del gioco, dalle norme, se uno può essere assunto o non assunto».

A precindere dal fatto che poi l'assunzione del raccomandato - dice Mastella - dovesse comunque passare al vaglio delle "regole del gioco", che potrebbe stare a significare che non è quindi così automatica, il pensiero nel suo insieme non mi sembra nient'altro che il tentativo di legittimare definitivamente la raccomandazione - come se in Italia non lo fosse già. Cioè, la normalizzazione di una situazione di palese ingiustizia in cui non conta più il curriculum o le capacità, ma la spintarella, la segnalazione, indipendentemente che vada poi a buon fine o meno.

Di fronte a ragionamenti di questo tipo non penso sia necessario aggiungere molto. E forse non vale più nemmeno la pena prendersela o indignarsi.

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