giovedì 2 luglio 2009

Viareggio, la ruggine non c'entra

Questa mattina, la stragrande maggioranza dei giornali usciti addebitava la causa principale della sciagura di Viareggio alla ruggine. Oggi pomeriggio le cose sono cambiate e la ruggine pare adesso che non c'entri più nel cedimento strutturale dell'organo meccanico (qui Ansa e qui Repubblica).

Come al solito, dopo sciagure tipo questa si corre ai ripari: Berlusconi ha affermato che occorre cambiare le regole per il trasporto su rotaia di questi tipi di materiali, Matteoli ha detto che ci saranno controlli severissimi su tutti i carri cisterna circolanti in Italia immatricolati all'estero e che addirittura potrebbero essere fermati tutti i carri appartenenti alla Gatx.

A me ha molto colpito una domanda che si è posto .mau., che mi pare non sia stata evidenziata da nessuno: perché quel treno si trovava a Viareggio? E, più in generale, perché questi treni vengono fatti viaggiare sulle direttrici principali che attraversano il nostro paese senza pensare a soluzioni alternative?

5 commenti:

.mau. ha detto...

beh, in realtà non è che uno abbia tante soluzioni alternative, non esistono le tangenziali ferroviarie.
La mia domanda era più che altro legata al fatto che mi sembrava che la direttrice Milano-Napoli fosse adatta per un gasdotto; ma i commentatori da me hanno detto che non lo si sarebbe potuto fare.

Andrea Sacchini ha detto...

Ah, ok, grazie della precisazione.

BigFab ha detto...

Ciao, scusa, ho un sonno terribile, desidero dire la mia ma sarò molto conciso.

1) la ruggine è una puttanata (corrosione superficiale)

2) un cedimento strutturale (difetto di costruzione da cricca interna od usura da logoramento) è compatibile con le immagini viste (ammesso e non concesso che siano quelle e siano tutte lì)

3) solo un carro cisterna si è fessurato ed ha dato inizio all'incendio/esplosione (per fortuna); teoricamente NON avrebbe dovuto fessurarsi (come anche il treno non avrebbe dovuto deragliare, ovvio): che tipo di cisterna è (singola, a doppio scafo, con valvole sicurezza, ecc)?

4) su "gomma" (autotrasporto) circolano altrettante bombe viaggianti, per vari motivi che non ti elenco; decisamente meglio il treno

5) il problema non è DOVE far transitare carichi pericolosi ma COME, cioè con quale sicurezza: chi controlla, come effettua il controllo, ecc. Concordo con Mao: le strade e le ferrovie sono quelle, non ci sono grandi alternative; puoi anche fare un gasdotto per il gpl (con vari problemi e rischi), ma non elimini il trasporto di tutta una serie di prodotti esplosivi (combustibili, prodotti chimici) necessari per l'attività civile ed industriale

6) L'AD delle FFSS ha bloccato la circolazione dei mezzi Gatx fino a che l'azienda non produrrà documentazione relativa alla storia di tutti i mezzi di loro proprietà circolanti in Italia (anno di fabbricazione, date di revisioni, ecc.).

A presto. BigFab molto stanc! ;)

Samanta Barontini ha detto...

Intervengo su questo blog da abitante a circa 200 metri dal luogo dove la cisterna ha perso il gas che si è incendiato, uccidendo per adesso 22 persone (ma temo che questo numero aumenterà).

Il problema è essenzialmente di sicurezza e riguarda lo stato attuale delle nostre ferrovie, nonchè dei mezzi che ci transitano sopra. Sono di ritorno da una riunione al Dopo Lavoro Ferrovieri, dove ho appreso che anche gli altri incidenti (almeno 5 gravissimi negli ultimi mesi) sono stati provocati dall'inadeguatezza dei mezzi che sono dichiarati agibili da certificazioni diciamo fantasiose...come se non bastasse il personale degli addetti alla manutenzione dei vagoni e dei binari è sempre più scarso a causa dei tagli imposti da Tranitalia per ragioni di bilancio...si pensa al profitto prima, alla sicurezza se avanza.
Vale la pena di riflettere anche su un'altra notizia che è passata praticamente inosservata. Quella sera sarebbero entrati in stazione al momento dell'incendio un intercity e un regionale...ma un manovratore presente sui binari si è accorto "a vista e a orecchio" che il merci aveva un problema e aveva fermato gli altri due treni prima che arrivassero a Viareggio. Se anche a Viareggio fosse stato eliminato il personale (come richiesto da Trenitalia e come già fatto da Pistoia a Lucca e da Lucca a Viareggio) per telecomandare il traffico da Pisa...quanti morti ci sarebbero stati il 29 giugno?

E' vero, la GATX ha messo in circolazione un treno difettoso e pericoloso...i morti parlano chiaro. Ma Trenitalia cosa ha fatto per impedirlo? Il giorno dopo l'incidente, Trenitalia ha optato per altri tagli al personale...ecco, su questo bisogna riflettere. Poi starà alla magistratura punire i colpevoli di questa strage annunciata. Scusate la lunghezza.

Andrea Sacchini ha detto...

La vicenda del manovratore che con la sua professionalità ha evitato un bilancio ancora peggiore della tragedia, mi pare di averla letta nell'edizione cartacea di qualche quotidiano. E' vero, comunque, che non ha avuto una grossa visibilità.

Per il resto, almeno per adesso, possiamo solo limitarci ad attendere gli esiti dell'indagine, sperando che vengano chiarite definitivamente e alla svelta le responsabilità. Penso che sia il modo migliore per rendere giustizia, anche se solo parzialmente, alle vittime.

Ciao Samanta, grazie della tua testimonianza.

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