martedì 2 giugno 2009

Obnubilamento delle menti e psicologia dell'elettore

Negli ultimi due o tre giorni, in questo blog c'è stato un vivace dibattito e alcune interessanti discussioni sorte dai commenti che alcuni visitatori hanno lasciato in calce ad alcuni dei miei articoli. Tali discussioni, che ovviamente mi hanno fatto piacere, mi hanno nello stesso tempo lasciato piuttosto sorpreso e stupefatto, e sono state una chiara conferma di quello che già bene o male sapevo. Ma andiamo con ordine.

Da un certo periodo di tempo, ormai, come i miei lettori più affezionati si saranno certamente accorti, ho un po' tralasciato gli argomenti di carattere tecnologico (internet, computer, ecc...) con cui avevo iniziato quando ho attivato questo spazio, dando la priorità all'attualità, alla politica, alla cronaca e al sociale. E' uno dei vantaggi di avere un blog proprio: scrivere ciò che si vuole, senza condizionamenti, concedendosi pure il lusso, perché no, di saltare di palo in frasca, come si suol dire.

Una scelta, però, che a volte può avere anche dei risvolti "pericolosi". Parlare di politica, infatti, cosa di cui mi sono già accorto in passato, può dar luogo a fraintendimenti, può suscitare incomprensioni e, addirittura, scatenare vere e proprie "guerre di religione". E qui mi riallaccio a quanto scrivevo sopra. Uno dei motivi per cui, spesso, il parlare di politica dà luogo a questi contrasti, sta nell'intrinseca partigianeria acritica propria di chi segue uno schieramento politico, qualunque esso sia. Un po' l'equivalente politico della fede sportiva o calcistica. Si tende cioè a identificare il partito politico di riferimento alla stessa stregua della squadra del cuore, con tutto quello che ne consegue. Il che, alla fine, impedisce di avere un approccio critico e superpartes dell'intero quadro.

Cioè, io mi affeziono a un partito, lo faccio mio, e qualunque cosa faccia questo partito o i suoi membri va bene. Se questo tipo di approccio può tutto sommato essere giustificabile nel caso della squadra del cuore, in politica è quanto di peggio ci possa essere, perchè impedisce di guardare con occhio critico l'operato del partito stesso. E, come si sa, dall'operato di una formazione politica, a differenza del calcio, dipendono molte cose della vita di tutti i giorni.

E io mi sono accorto di questa cosa proprio in questi giorni, in particolare dai commenti che, come accennavo prima, sono stati pubblicati dai lettori. Commenti che confermano l'acriticità e la partigianeria cieca di molti, spero non di tutti, di quelli che commentano. Io ho criticato spesso, e continuo a farlo, molti dei provvedimenti adottati da questo governo, esattamente come facevo all'epoca in cui era in carica quello precedente, e i link d'archivio che trovate scorrendo la colonna qui a fianco lo dimostrano. Le mie sono critiche, non insulti. Non troverete mai un mio articolo in cui dico che Berlusconi è un cretino o un deficiente, ma semmai troverete articoli in cui mi permetto di criticare lui o alcuni delle leggi e dei provvedimenti partoriti dal suo governo. C'è qualcosa di male? No, non mi risulta; il diritto di esprimere quello che penso me lo garantisce (ancora) la Costituzione.

Eppure c'è lo stesso chi vede le critiche legittime come un attentato di lesa maestà, come un mettere i bastoni tra le ruote di chi governa. Questa cosa è incredibile, ma se ci pensate è il frutto della campagna asfissiante che il premier sta conducendo contro chiunque si permette di rivolgergli delle critiche. E la campagna mediatica, purtroppo, fa presa, c'è poco da fare. Il commento che vi riporto qui sotto, ad esempio, è stato inserito ieri da un lettore in calce a questo mio articolo.

anzitutto chi sei tu per criticare chi fa politica di destra? Berlusconi ha la scorta, ha i soldi e ha le ville in Sardegna. Allora forse se ti farai la scorta e le ville in sardegna pure te potrai arrogarti il diritto di parola. Fino ad allora però nessuno di noi ha il diritto di mettere i bastoni tra le ruote al premier.

Naturalmente voglio sperare che le persone che pensano in questo modo siano una esigua minoranza, ma non mi faccio molte illusioni. Commenti come questo - leggerlo per me è stato scioccante -, purtroppo, non fanno altro che confermare una certa cultura imperante che è stata inculcata, lentamente ma inesorabilmente, dai modelli che ci vengono imposti dalla società e dai media: chi ha soldi, potere e prestigio sociale può fare quello che vuole, e guai a chi ha qualcosa da ridire. Le persone comuni, invece, non devono permettersi di mettere i bastoni tra le ruote. Il diritto di critica è morto, sepolto, perlomeno finché il cittadino comune non arriverà allo stesso livello sociale del re, dopodiché potrà parlare e far sentire la sua voce.

Sapete come lo chiamo io questo? Lavaggio del cervello. Accettare come bello, buono e giusto quello che ci dicono che è bello, buono e giusto. Passivamente e supinamente. Un servilismo fideistico che rasenta il patologico, che non accenna a dubbi e tentennamenti neppure quando io, nel mio piccolo, cerco inutilmente di insinuare qualche dubbio portando dati, documenti e fonti che vanno contro il pensare comune. Tutto inutile, non se ne esce. E' così e basta. Davanti a queste cose non stupisce il fatto che una pletora di pecore belanti sia sempre pronta a chinarsi e a genuflettersi in estatica ammirazione ogni volta che chi comanda apre bocca.

Mi stupirei di più, semmai, del contrario.

16 commenti:

gloria ha detto...

sono lusingata del fatto che - addirittura - hai fatto un post su quello che penso io e altri.
Ma vedi tu forse non hai mai avuto un approccio fideistico alla vita.
Io non sono certo religiosa però mi hanno insegnato a vedere alla politica con fede ed umiltà. Io vivo in un paesino in cui ogni tanto vengono i vari politici a fare campagna elettorale durante le elezioni comunali, non vengono grandi politici ma per quei pochi è una festa come se sfilasse il Santo.
Ogni volta c'è la vecchina che china il capo e bacia la mano al politico di turno, con umiltà.
e io sono d'accordo perché i politici sono coloro che hanno il potere e noi siamo umilmente devoti servitori a cui va la nostra fede.
ecco la sinistra ha tradito questa fede e quindi rimane la destra.
Il nostro parroco dice sempre rispettate i sacramenti, Dio e i politici.
Tu ovviamente la penserai diversamente ma siamo in democrazia.

magari sei di quelli che condanna i fatti di Genova in cui poliziotti e carabinieri furono picchiati da facinorosi al contrario da come pensate voi.
in quel frangente morì la civiltà e da quel giorno il mio voto è sempre più a destra.

Sbronzo di Riace ha detto...

mi sa che gloria ti sta prendendo in giro

neanche bondi potrebbe dire

e io sono d'accordo perché i politici sono coloro che hanno il potere e noi siamo umilmente devoti servitori a cui va la nostra fede.

gloria ha detto...

se uno non la pensa come voi allora vuol dire che vi prende in giro.

questa è la differenza tra noi e voi innamorati di Stalin

Romina ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Romina ha detto...

"Repubblica" ha intervistato Michael Binyon, uno dei più autorevoli commentatori del "Times". Come sanno tutti, anche i sassi, il "Times" è un giornale conservatore ed è oltretutto una delle migliori testate del mondo.

Riporto l'articolo (perdonami per l'invadenza, ma penso che ne valga la pena: vale la pena leggere parole intelligenti).
Link: http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-5/replica-times/replica-times.html
________________________


- Michael Bynyon, che pensa degli ultimi sviluppi della Berlusconi-story?

M.B."Penso che Repubblica stia facendo un lavoro magnifico. Ed è piuttosto sorprendente, per un osservatore straniero, che vi siano così scarse critiche di Berlusconi, sugli altri media italiani. Naturalmente la ragione è nota: Berlusconi controlla o almeno influenza, direttamente o indirettamente, gran parte dei media italiani, a cominciare dalle tv. Ma è un triste spettacolo, per un giornalista libero, assistere a un tale servilismo verso il potere da parte di altri giornalisti".

- Che cosa sarebbe accaduto, secondo lei, se uno scandalo simile fosse scoppiato qui, nel Regno Unito?

M.B."Se si sospettasse che il primo ministro ha una relazione con una 18enne a cui promette dei favori, e sua moglie affermasse che va con minorenni, e il premier in questione fornisse di continuo versioni contraddittorie sull'accaduto, tutti i media nazionali gli starebbero addosso 24 ore su 24. Dovrebbe dimettersi nel giro di settimane".

- Berlusconi dice che i vostri editoriali, critici nei suoi confronti, sono ispirati dalla sinistra italiana.

M.B."Un'accusa insensata, ridicola. Sostenere che c'è una cospirazione, dietro i nostri articoli, è infantile. Una cospirazione della sinistra italiana, poi: e come farebbe, la sinistra italiana, a far scrivere quel che vuole al Times di Londra? Noi non scriviamo per fare piaceri a questo o a quello. Scriviamo quando vediamo una notizia. E il premier dei uno dei maggiori paesi d'Europa, membro della Nato, presidente di turno del G8, che si mette nei guai con le donne e poi dice cose chiaramente non vere su com'è andata, è una notizia, la vedrebbe anche un cieco".

- E la sua iniziativa per bloccare la pubblicazione delle 700 fote scattate alla festa nella sua villa in Sardegna?

M.B."Difendere la privacy, in assoluto, è giusto. Ma in questo caso, se Berlusconi volesse mettere a tacere ogni sospetto, direbbe: pubblicatele. Non facendolo, contribuisce a lasciar credere che in quelle foto ci sia qualcosa da nascondere".

- Magari gli italiani pensano che mentire su relazioni extraconiugali è lecito.

M.B."Può darsi, ma la menzogna non può cambiare di continuo, dev'essere credibile. E le cose che dice Berlusconi non lo sono. Senza contare che la menzogna di un leader politico, per qualunque ragione, è imperdonabile. Ovunque. Anche in Italia".

gloria ha detto...

ma io sinceramente sono allibita.

il times è un giornale in cui scrivono giornalisti comunisti. Sarà pure un giornale di destra (anche se non capisco come possa esserci la destra in Gran Bretagna)ma è schierato con i compagni se critica berlusconi.

hai visto la parata delle forze armate? hai visto i bagni di folla intorno a Berlusconi.
la gente lo ama, noi lo amiamo, perché è uno di noi, è come noi.

chi se ne frega di quello che pensano gli stranieri.

Anonimo ha detto...

gloria non è questione di pensare in modo differente

ma dire (parole tue)

e io sono d'accordo perché i politici sono coloro che hanno il potere e noi siamo umilmente devoti servitori a cui va la nostra fede.

mi sembra francamente eccessivo

pensa come vuoi ma arrivare alla fede verso i politici mi sembra da invasati

silvio ti amo ha detto...

siamo circondati dai comunisti caro anonimo. letteralmente accerchiati

qui di seguito tutti i giornali di sinistra che mi vengono in mente

times
new york times
los angeles times
herald tribune
el pais
le figarò

e i media "rossi"

CNN
ABC
BBC
RAI

e i politici di sinistra stranieri

merkele
Obama
sarkozy
tutti i ministri inglesi al governo

le nazioni tendenzialmente sovietiche

gran bretagna
spagna
francia
stati uniti

quindi come puoi vedere siamo accerchiati e bisogna combattere contro il bolscevismo e contro chi ci vuole male.

Andrea Sacchini ha detto...

>Ogni volta c'è la vecchina che china il capo e bacia la mano al politico di turno, con umiltà.
e io sono d'accordo perché i politici sono coloro che hanno il potere e noi siamo umilmente devoti servitori a cui va la nostra fede

Gloria,

abbi pazienza, ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Stai ribaltando completamente il senso delle cose. Io sono allibito. Veramente.

I politici, di qualunque schieramento e colore, sono persone che non sono in Parlamento, o nei consigli regionali o provinciali o comunali per caso. Sono lì perché si sono offerti di mettersi al servizio della collettività per cercare di risolvere i problemi. Nessuno di noi li ha costretti ad assumersi questo impegno, ma loro si sono candidati, hanno presentato agli elettori un programma e in base a quello la gente li ha votati ed eletti.

Il loro "potere", come lo chiami tu, non è piovuto dal cielo, ma glielo abbiamo dato noi, e come glielo abbiamo dato glielo possiamo togliere non votandoli più alle elezioni successive se non rispettano quanto promesso in campagna elettorale.

Questa tua idea che noi dobbiamo essere devoti servitori dei politici è assurda, è fuori da qualsiasi logica; sono loro che semmai dovrebbero essere nostri devoti servitori, perché sono lì tramite nostro mandato appunto per risolvere i nostri problemi, e il loro lauto stipendio lo paghiamo noi con le nostre tasse.

Lo ripeto, questo tuo modo di pensare mi lascia senza parole.

gloria ha detto...

ci mancava pure il pistolotto sulla democrazia.

parliamoci chiaro ma cosa è la democrazia?
tu hai casa..hai famiglia suppongo, hai un lavoro. non ti basta?

a me basta questo, basta una casa, un lavoro, la possibilità di andare al mare d'estate di vedermi la tv la sera, di leggermi un libro, di avere un lavoro.
il resto sono cose aggiunte che non interessano a nessuno.
democrazia, libertà..sono solo parole che possono essere tranquillamente barattate con ordine e sicurezza.
perché ordine e sicurezza tutelano ciò che è mio.
la democrazia invece non tutela un fico secco, porta solo alla corruzione di sinistra.

e lo stesso dicasi per la costituzione.
tutte belle cose ma alla fine ciò che è mio è ciò che conta e il resto vada pure alle ortiche.

a me non interessa se berlusconi è ladro o bugiardo a me basta che non rubi ciò che è mio. poi può fare pure il colpo di Stato chi se ne frega.
può pure mettere il coprifuoco o levare tutte le libertà civili o sciogliere la stampa. basta che non tocca ciò che è mio.

chiaro ora!

gloria ha detto...

e tanto per essere più chiara ti dirò che a me il buonismo non piace. io sono una persona che è disposta a donare solo se può ricevere.
tanto per fare un esempio i comunisti vorrebbero un mondo di eguali davanti alla legge secondo me invece il mondo è diverso e è diviso in classi e ogni classe ha ciò che merita.
Poi ci sono quelli che non hanno nulla e nulla devono continuare ad avere.
tu sei di quelli che se vede uno che muore di sete gli da dell'acqua io appartengo a quelle persone che se vedono uno che ha sete gli chiede cosa mi da in cambio altrimenti può continuare a morire di sete per quanto mi riguarda.

tu sei di quelli che se vede uno steso in terra agonizzante lo aiuta io sono di quelle che se vede uno steso in terra passa oltre..
sono cavoli suoi non miei.

tu sei di quelli che chiede giustizia e uomini onesti

io voglio solo che siano garantiti i miei diritti e poi se al governo ci va un Santo, Provenzano o Cutolo non me ne può fregar di meno.

tu sei di quelli che dice che dell'utri è una persona condannata

io sono di quelli che vorrebbe sapere come ha fatto un associato alla mafia ad arrivare al parlamento per poter fare lo stesso.

io invidio berlusconi non per la sua ricchezza ma perché ci ha saputo fare e mi piacerebbe che insegnasse anche a me come si può fare a fare ciò che fa e dormire tranquilli senza problemi - non di coscienza ma con la legge semmai.

per me il motore di tutto è il mutuo soccorso. io do una mano a te tu la dai a me.
se io la do a te e tu non puoi contraccambiare io passo oltre.
e questo insegno ai miei figli.
come ripeto tu sei buonista io no.
per me non conta chi va in parlamento, fosse pure la mafia pura, conta che possa lasciarmi fare quello che mi pare
quello che mi interessa è il mio orticello se poi tutto intorno brucia non mi riguarda.

ora è più chiaro!?

Andrea Sacchini ha detto...

>ora è più chiaro!?

Chiarissimo. Oserei dire cristallino. Naturalmente penso che sia inutile dirti che, pur rispettando la tua opinione, non ne condivido neppure una parola. Ma in fondo la libertà di pensiero e di opinione è anche questo.

Ti faccio solo un augurio, un augurio sincero: che tu non ti debba mai trovare nella situazione di stare per morire di sete sentendoti dire da quello che ti porta un bicchiere d'acqua: "quanto mi dai?"

Anonimo ha detto...

Complimenti Andrea, bel post. Sono però sconvolta dai commenti di Gloria.
Soprattutto quando sostiene che il parroco "dice sempre rispettate i sacramenti, Dio e i politici" e poi, da ciò di cui parla più giù si capisce che il parroco non ha mai parlato di carità cristiana. Parlare quindi di semplice senso civico, o di etica mi sembra superfluo. Scusami Andrea, ma io non posso limitarmi a non condividere le idee di Gloria (pur rispettandola come essere umano), le ritengo abominevoli ed incivili.
Lara

Andrea Sacchini ha detto...

Neppure io, pur (a fatica) rispettandole, le condivido, come del resto le ho già fatto notare in più di un commento.

Ma in Italia, finché non lo toglieranno, è ancora in vigore l'art. 21 della Costituzione e ognuno è quindi libero di esprimere il suo pensiero.

Ciao Lara.

Anonimo ha detto...

Caro Andrea, ci mancherebbe! W l'art. 21! Tutti devono poter manifestare liberamente le proprie opinioni. Anche quando dicono di fregarsene se vengono governati da mafiosi, anche quando sostengono palesi assurdità come quella dei cittadini che devono servire con fede i politici. Non posso ritenere queste idee semplicemente "diverse" dalle mie ma le giudico completamente irrazionali, non riesco a impormi altri atteggiamenti in proposito, mi dispiace.
Buona serata
Lara

Anonimo ha detto...

Gentile signora/signorina gloria.posso dire anch'io la mia?...
O ti fai troppe canne o è ora che cominci a fartele :)
Ti consiglio un libro: messaggio per un'aquila che si crede un pollo, di Anthony De Mello.
Spero vivamente tu sia solo un troll altrimenti siamo proprio ridotti male!
Tanti auguri ai tuoi figli, speriamo non prendano da te.

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