venerdì 15 maggio 2009

Il file sharing uccide il cinema? Wolverine dice di no

Probabilmente si tratta di uno degli argomenti più gettonati di cui da tempo immemorabile si discute in rete, e non solo in rete: la pirateria danneggia l'industria cinematografica? Sì, la danneggia. Questo è l'assunto sul quale più o meno si trovano d'accordo quasi tutti, addetti ai lavori e no. La cosa, capite bene, è facilmente spiegabile, e si basa sul presupposto che chi scarica un film in maniera illegale da qualche circuito peer to peer poi non va al cinema a vederlo. Ma sarà veramente così? Può darsi, certo, ma a volte qualche eccezione può capitare. E' il caso, ad esempio, di Wolverine, la recente produzione della Fox.

Il film è uscito in molti paesi del mondo, tra cui gli Stati Uniti, il primo maggio scorso. Incidentalmente, però - sul fatto sta ancora indagando l'FBI -, il file del film, una versione pre-produzione tra l'altro anche incompleta e priva di molti effetti, è finito un mese prima dell'uscita ufficiale nei circuiti p2p. La BBC stima che almeno 4 milioni di persone abbiano quindi visto il film prima dell'uscita nelle sale cinematografiche. A prima vista si potrebbe pensare che tutta l'operazione Wolverine sia andata in fumo, e invece le cose sono andate molto diversamente dai timori iniziali.

Wolverine stupisce tutti e vola al primo posto del box office statunitense con un incasso di 87 milioni di dollari nel suo primo weekend di programmazione! Si tratta dell’unica uscita del week end che non abbia deluso.
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“X-Men Le Origini: Wolverine” è stato distribuito in 4.099 cinema in Nord America, confermandosi una delle più ampie distribuzioni di sempre per la 20th Century Fox, forse preoccupata che il film fosse stato penalizzato dalla distribuzione su internet della copia pirata. Sebbene il film, non completo, sia stato scaricato più di un milione di volte [4 secondo la BBC, nda], ha comunque incassato 87 milioni di dollari, vincendo su due ostacoli non da poco: l’influenza suina che ha colpito anche gli Stati Uniti e la diffusione della copia pirata del film.
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“Wolverine” è costato 150 milioni di dollari, ma potrebbe tranquillamente incassarne 200 solo negli Stati Uniti; c’è da dire che anche gli incassi internazionali del film sono stellari, poichè ha guadagnato 73 milioni di dollari al di fuori degli Stati Uniti, in 101 Paesi e in 9.234 cinema stranieri, aprendo ovunque in prima posizione. (fonte)

A questo punto una domanda s'impone, domanda che sarebbe interessante rivolgere a qualche rappresentante dell'industria cinematografica: se il film non fosse finito nei circuiti p2p avrebbe avuto lo stesso successo?

1 commento:

Alla Scoperta ha detto...
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