mercoledì 25 febbraio 2009

Qualche domanda (ancora senza risposta) sul nucleare

Io non sono (o almeno non credo di essere) tra quelli che criticano in maniera aprioristica qualsiasi provvedimento o progetto messo in campo da chi ci governa. Critico spesso, è vero, ma mi pare di farlo argomentando in maniera piuttosto ampia e - quando possibile - dettagliata.

Se avete seguito un po' quello che è successo ieri, avrete sicuramente appreso che il nostro presidente del consiglio ha rispolverato il suo "vecchio" cavallo di battaglia del nucleare, firmando in questo senso una sorta di protocollo d'intesa con Sarkozy. In particolare è prevista la costruzione sul nostro territorio - almeno stando a quanto dice il premier - di almeno quattro centrali di terza generazione.

Come forse i miei lettori più assidui ricorderanno, avevo scritto nel maggio scorso, all'indomani dell'annuncio di Scajola di puntare tutto sul nucleare, un lungo e dettagliato articolo - chi vuole lo può consultare qui - in cui esprimevo, dopo essermi opportunamente documentato, i miei dubbi su questo tipo di tecnologia.

Dopo aver letto le dichiarazioni di Berlusconi i dubbi sono ovviamente rimasti. In particolare:

1) Perché puntare sulle centrali di terza generazione quando è ormai certo il fatto che si tratta di una tecnologia obsoleta (si lavora già alla IV generazione) che sarà definitivamante superata quando le centrali saranno realizzate?

2) Perché da noi si continua a puntare sul nucleare quando anche gli Stati Uniti lo stanno ormai abbandonando definitivamente? (ricordate a tal proposito anche la querelle sul tema delle scorie radioattive sorta tra Obama e McCain in campagna elettorale?)

Di domande su questo argomento ne avrei molte altre (scorie, costi, siti per la costruzione delle centrali, siti di stoccaggio scorie, rapporto costi/benefici, ecc...), ma sarebbe già molto avere risposte esaurienti sui primi due punti. Ripeto, pregiudizialmente non ho niente contro il nucleare, ma rimane il fatto che chi si oppone alla corsa al nucleare lo fa in genere riportando dati, numeri e cifre piuttosto precisi, mentre chi lo sostiene pare lo faccia più che altro a colpi di slogan.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

la solita nauseante propaganda di partito. Berlusconi se ne esce sempre con questi colpi di propaganda.
il nucleare ci costerà 14 miliardi di euro, che domani diverranno 20 miliardi e nel 2020 a centrali realizzate magari 30.
Lo sai che ho letto proprio ieri che il decreto milleproroghe è passato. tra i punti salienti prevede il taglio dell'80% dei fondi destinati alla sicurezza delle strade e il blocco temporaneo dell'approvazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro.
In pratica si risparmia dove non si deve per cercare soldi per centrali nucleari obsolete.
Fra 50 anni le centrali andranno smantellate, fra 40 anni forse saranno in funzione quelle a fusione...
e tra le altre sciocchezze anche il ponte di messina, una mega opera che costerà miliardi e potrà funzionare non più di 5 mesi l'anno vista le condizioni climatiche dello stretto.
Un ponte che andrà messo in revisione dopo 20 anni dalla costruzione.
Insomma questo governo gioca delle carte veramente pessime: centrali nucleari, ponte, riduzione dei fondi per le strade, per le piste ciclabili, per la sicurezza sul lavoro, riduzione dei fondi sulla sicurezza.

veramente siamo proprio governanti da decerebrati.

Maurizio ha detto...

E indovina un po chi dovrebbe costruirle...
Sembra una cosa già vista coi decoder del digitale terrestre,pagati con il contributo di tutti e costruiti,guardacaso,dal fratello del bitumato.

Sono sempre più schifato.

Maurizio
San Leo

Andrea Sacchini ha detto...

Non so, verrebbe da pensare che si tratti di uno dei soliti annunci roboanti privi di sostanza. Un po' come la questione Alitalia: grandi proclami e alla fine chi ci ha rimesso è stato solo il contribuente, cioè noi.

Scajola dice che il nucleare è una scelta obbligata. Bene, a questo punto, visto che si tratta di una scelta obbligata, qualcuno di lorsignori mi può dire come intende risolvere il problema delle scorie?

Perché la questione, assieme alla localizzazione dei siti in cui costruire queste centrali (e anche lì ci sarà da ridere) e alla convenienza economica, è tutta lì. Tra l'altro pare che quelli del governo si siano già dimenticati del casino successo nel 2003 quando fu ipotizzato di stoccare parte delle scorie radioattive di Caorso in Basilicata.

Insomma, siamo seri, non solo non sappiamo ancora come disfarci delle scorie di una centrale chiusa più di vent'anni fa, ma non siamo neppure in grado di costruire inceneritori per smaltire la mondezza "normale". Come pretendiamo di gestire il nucleare?

E i costi? Basta guardare cosa sta succedendo in Finlandia, dove l'unico reattore di terza generazione evoluta in costruzione, ha visto raddoppiare i costi del 50% rispetto a quelli preventivati inizialmente. Per non parlare dei tempi.

Insomma, ognuno può valutare e tirare le sue conclusioni. E tra quello che dicono in parlamento e quello che dice Carlo Rubbia, io mi fido molto più del secondo.

20.000 euro

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