giovedì 15 gennaio 2009

Ma chi l'ha detto che politica e trasparenza non possono andare d'accordo?

Da un certo periodo di tempo, il Giornale, principale house organ del Pdl, sta conducendo una sorta di "battaglia" contro l'unico partito che probabilmente ha tutte le carte in regola per essere definito opposizione, e cioè l'IdV, assieme ovviamente al suo fondatore, Antonio Di Pietro. In sostanza, tutti i giorni, in prima pagina (nell'immagine qui a fianco vedete un esempio), compare un articolo fortemente provocatorio in cui si chiede a Di Pietro di dare spiegazioni in merito a presunti giri di soldi, finanziamenti del partito, rimborsi, operazioni immobiliari più o meno disinvolte dell'ex magistrato e via di questo passo.

Siccome la questione va avanti da un bel po' di tempo, il buon Vittorio Feltri, direttore del secondo house organ del Pdl, e cioè Libero, ha preso carta e penna e ha riassunto in una serie di domande precise tutti gli appunti e le critiche che quelli de il Giornale hanno rivolto a Di Pietro. Domande precise, secche e dirette tramite le quali - precisa Feltri - si chiede conto, senza vena polemica alcuna, di ciò che gli viene contestato dal principale quotidiano berlusconiano. Tutto questo in nome di quella trasparenza di cui l'ex magistrato si è fatto da sempre portabandiera.



Come vedete dall'immagine qui sopra, le risposte di Di Pietro non si sono fatte attendere. Esattamente il giorno successivo a ogni richiesta di Feltri, infatti, sono state pubblicate le risposte, precise e puntuali, che l'ex magistrato ha provveduto a inviare al direttore di Libero con tanto di documentazione allegata. Chiarimenti più che esaurienti che sono stati integralmente e correttamente pubblicati dal quotidiano con soddisfazione di entrambi: Feltri e Di Pietro.

Non riporto qui, per ovvi motivi di spazio e tempo, le domande e le relative risposte (se vi interessano i dettagli le potete consultare qui e qui). Ho voluto solo menzionare la vicenda per il fatto che rappresenta a mio parere una perla (rara) di quello che dovrebbe essere il giornalismo: domande precise e precise risposte, senza tanti giri di parole e accuse inutili e spesso infondate. Il giornalista chiede conto a un politico del suo comportamente e il politico risponde senza tante reticenze e giri di parole in maniera chiara e documentata.

Non so, vista la situazione attuale, quanti politici potrebbero permettersi il lusso di fare lo stesso.

4 commenti:

andynaz ha detto...

chissà quando vedremo su "Il Giornale" delle domande così precise all'attuale premier... :)))

ps: il primo link va corretto :)

Andrea Sacchini ha detto...

> chissà quando vedremo su "Il Giornale" delle domande così precise all'attuale premier...

Quando troveranno un orso polare nel Gabon. ;)

Sbronzo di Riace ha detto...

certo ma quando hanno chiesto a berlusconi di giustificare la provenienza dei soldi con cui ha creato le prime società immobiliari

la risposta è stata che è passato tanto tempo e che non si può ricostruire il flusso di denaro

Andrea Sacchini ha detto...

Già, anche se qualcosa alla fine è trapelato.

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