giovedì 4 dicembre 2008

La profezia porcata di Celestino

Un giorno forse qualcuno mi spiegherà perché la chiesa ce l'ha tanto coi gay. No, perché io in tutta sincerità non sono ancora riuscito a capirlo. Conosco abbastanza bene il Vangelo (reminescenze di catechismo di infanzia) e non mi pare di ricordare un accanimento simile di Gesù contro i gay. Conosco a memoria parecchie parabole e ricordo perfettamente - correggetemi se sbaglio - che i suoi strali e le sue invettive erano diretti principalmente verso gli ipocriti e i falsi, non verso i gay. Quello che invece ricordo bene è il concetto che stava alla base del suddetto Vangelo, e cioè l'uguaglianza, la tolleranza e la fratellanza universale.

E' per questo che non riesco a capire e tanto meno a condividere molti degli atteggiamenti della chiesa oggi. Ultimo in ordine di tempo la recente decisione del Vaticano di non aderire al progetto di depenalizzazione universale del reato di omosessualità.

Breve riassunto per chi magari non ha seguito la vicenda.

La Francia, attualmente alla presidenza di turno dell'Unione Europea, ha presentato all'ONU un progetto che chiede che in tutti i paesi del mondo venga estinto il reato di omosessualità. Forse molti di voi non lo sanno, ma in una novantina di paesi essere omosessuali è un reato penale che può portare a punizioni come il carcere (nel migliore dei casi), la tortura, le sevizie, i lavori forzati e addirittura la pena di morte (nel peggiore dei casi). In particolare, i paesi che comminano la pena capitale per il reato di omosessualità sono ben 9: Mauritania, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Yemen, Sudan, Iran, Afghanistan, Nigeria, Somalia.

Pena di morte che tra l'altro non ha niente a che vedere con le "indolori" esecuzioni capitali che avvengono nei cosiddeti paesi "civili" (ad esempio la sedia elettrica o le iniezioni letali in America), dove è obbligatorio prendere tutte le precauzioni perché il condannato soffra il meno possibile; qui si sta parlando di simpatiche usanze tipo quella iraniana di impiccare in piazza i pericolosi criminali tra la folla plaudente, oppure di lapidarli, con poche distinzioni tra maggiorenni e minorenni. Oppure altre ancora come quella afghana, paese in cui i gay sotto il regime talebano venivano legati a un muro appositamente costruito nel deserto e schiacciati da un camion in corsa.

L'inziativa francese, sottoscritta da tutti i paesi della UE, governo italiano compreso, chiede semplicemente che in tutto il mondo cessi di essere considerato reato l'essere omosessuale. E il Vaticano ha detto no, bisogna mantenere tutto così com'è. Con quale giustificazione? Con quella portata da monsignor Celestino Migliore (Migliore?), l'osservatore della santa sede presso l'ONU:

Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di paesi - afferma mons. Migliore - si chiede agli Stati e ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni. Per esempio, gli Stati che non riconoscono l’unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio" verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni.

Nella mia limitatezza di mezzi e soprattutto di pensiero non riesco a cogliere il senso di tutto ciò. E in particolare non riesco a capire le fantomatiche implicazioni politiche conseguenti a una eventuale approvazione del progetto. Né, oltre a questo, capisco come l'inziativa francese, se attuata, possa in qualsiasi modo portare alla gogna e a forme di discriminazione ancora peggiori quei paesi che non riconoscessero questi tipi di unione. Magari qualcuno che invece l'ha capito me lo può spiegare nei commenti.

Io, per adesso, una cosa l'ho capita sicuramente: e cioè che mi vergogno profondamente di abitare nello stesso paese in cui ha sede il Vaticano. Un Vaticano con a capo un papa ipocrita che predica una cosa e ne fa un'altra, che si straccia le vesti e strepita contro la sedia elettrica in America, quando si tratta di giustiziare i responsabili di stupri e omicidi, ma che non ha niente da ridire contro chi viene giustiziato per la gravissima colpa di essere omosessuale. Una chiesa e un papa che - per motivi che come dicevo all'inizio mi sono amcora oscuri - hanno una paura fottuta di tutto ciò che è sinonimo di libertà e che va contro la loro personalissima "visione" delle cose, e che in virtù di questa paura non esitano a schierarsi dalla parte dei boia e di chi sistematicamente vìola i diritti umani.

4 commenti:

Michele de Cerbo ha detto...

Per quel che può servire:
APPOGGIO PIENAMENTE LA TUA VERGOGNA CHE E' ANCHE MIA. Purtroppo questo regime (perchè tale è) religioso che la chiesa di questo papa-dittatore e cardinali e vescovi generali, sta facendo di tutto per ripristinare il vergognoso bigottismo tipico dell'ignoranza dell'italia povera e traumata del dopoguerra. E' a mio avviso evidente che attraverso coercizioni cultural-comportmentali il vaticano cherca di tenere stretto il proprio 'gregge' sotto la paura del 'bastone' con la minaccia della 'dannazione'. Il problema che la scure inquisitoria di questi poveri zitelloni stressati e sotto sotto arrapati si abbatte su tutti (non solo gay) quei poveracci che non vivendo in paesi (come dici tu) civili subiscono trattamenti di caratteristiche medioevali anche con l'avallo del potere ecclesiastico.

Con qauesto non nego tutto il bene che viene fatto in paesi del terzo mondo , missioni, ecc ecc. Ma l'ago della bilancia comincia ad 'invadere la zona rossa'.... e non parlo degli ermellini della 'vecchia zia' ratzi!!!!

Ciao
Michele

Andrea Sacchini ha detto...

> Con qauesto non nego tutto il bene che viene fatto in paesi del terzo mondo

Che poi anche lì la questione andrebbe approfondita. Quando si sentono infatti in tv gli spot per l'8 x 1000 che dicono "il tuo sostentamento andrà dove c'è bisogno", o cose simili, non è sempre esattamente dove pensiamo noi.

Comunque sia, lo scopo del mio post è quello di mettere l'accento sul fatto che quella sorta di ossessione propria del vaticano, che sono le diverse inclinazioni sessuali delle persone, venga messa davanti al dolore e alle persecuzioni di persone colpevoli solo di avere una visione della sessualità diversa da quella della chiesa.

E questo non è accettabile, oltre a essere un ottimo esempio di incoerenza da parte della chiesa stessa.

Vale ha detto...

Incredibilmente vergognoso.. ne ho appena scritto sul mio blog.

Andrea Ferrigno ha detto...

E' un orrore considerare una priorità difendere l'ideale di matrimonio cattolico anche a costo di lasciare che l'omosessualità rimanga un reato da punire con la morte.

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