martedì 18 novembre 2008

Due storie a caso

Andare in giro per i meandri della grande rete è un esercizio utile, perché consente di venire a conoscenza di storie che difficilmente guadagnano le prime pagine, ma che danno un'idea un po' più approfondita di come va il nostro paese e di come funzionano le cose. Vi segnalo due notizie in cui mi sono imbattuto ieri pomeriggio.

La prima riguarda Beppe Grillo, che deve assolutamente aggiornare la sua lista "Parlamento Pulito" (qualcuno bisogna che lo avvisi), in quanto ai primi di novembre, nel silenzio quasi totale, è stato condannato definitivamente a 8 mesi di reclusione (con la condizionale) il senatore del Pdl Giulio Camber per il reato di millantato credito. La notizia ha fatto una fugace apparizione sul Piccolo di Trieste (qui), al quale vi rimando per i dettagli della vicenda (in alternativa qui c'è la sua pagina - molto esplicativa - sulla Wikipedia). Per chi se lo fosse dimenticato - può capitare, tra tante cose - qui c'è l'elenco aggiornato dei signori che siedono in parlamento con una condanna passata in giudicato sul groppone. Erano 17; adesso, con l'ultimo arrivato, sono 18 (elenco qui).

La seconda storia, anche questa particolarmente interessante, riguarda Firenze, e precisamente una consulenza. Voi sapete che gli enti locali in generale, specialmente i comuni, sono sempre prodighi di incarichi e consulenze di qualsiasi tipo da affidare a società o soggetti esterni (tanto li paghiamo noi). Questa, in particolare, risale al 2003 ma è venuta alla luce agli inizi di ottobre di quest'anno grazie a un'inchiesta della Guardia di Finanza. In pratica il Comune di Firenze - stando a quanto riporta il Corriere Fiorentino - ha ingaggiato un consulente esterno per censire le rastrelliere delle biciclette, quegli aggeggi (qui di fianco ne vedete uno) che vengono utilizzati appunto per parcheggiare le bici. Beh, avete capito bene: la Direzione della Mobilità del comune di Firenze ha pagato ben 12.600 € un signore per farsi un giro per la città e contarle.

Farlo fare a un normale dipendente del comune era troppo semplice?

3 commenti:

andynaz ha detto...

Farlo fare a un normale dipendente del comune era troppo semplice?

prima dovevano trovarne uno che sapesse contare, e dunque per evitare spese superflue ai cittadini sono andati a colpo sicuro :D

Michele de Cerbo ha detto...

Ma come si può fare per far si che queste cose riecheggino nell'opinione pubblica a grandi volumi per scatenare i grandi scandali che meriterebbero....

Bisognerebbe poter fare in modo che queste notizie siano talmente assordandi da esasperare anche l'asfato su cui camminiamo...


ciao
michele

Andrea Sacchini ha detto...

> Ma come si può fare per far si che queste cose riecheggino nell'opinione pubblica

Bella domanda. Alcune storie come questa, in genere quelle più eclatanti, vengono ogni tanto riprese da qualche giornale, ma la maggior parte no. Quando va bene giusto qualche trafilettino piccolo in fondo ai giornali.

E poi, sono sincero, non so quanto sarebbe utile. Buona parte dell'opinione pubblica queste cose le sa: tramite internet, i libri e alcuni giornali non allineati. Tanto per fare un esempio, il libro La Casta, che parla proprio di queste cose (lo sto leggendo in questo periodo), è stato tra i 10 libri più venduti del 2007.

Non è vero quindi che la gente non sa o non si informa, ma è vero semmai che a lorsignori non gliene frega niente. A loro poco importa che il popolo sappia o non sappia, perché in ogni caso non cambieranno una virgola del loro status quo (giusto l'altro giorno ho raccontato un esempio di questo). Come leggevo (non ricordo dove) qualche giorno fa, sarebbe a questo punto quasi meglio non sapere.

Almeno ci salviamo il fegato.

La querela

Luciano Canfora querelato da Giorgia Meloni. Un gigante del pensiero e un intellettuale dalla cultura sconfinata, conosciuto in ...