martedì 14 ottobre 2008

Francesca Mambro è libera

Non è rimasta nelle home page dei quotidiani più di tanto, mercoledì scorso, la notizia della concessione della libertà condizionale a Francesca Mambro (foto), la terrorista di estrema destra riconosciuta colpevole, con sentenza passata in giudicato, dell'omicidio di 85 persone. Probabilmente perché - penso io - certe notizie possono generare qualche malumore e magari qualche commento indignato. E quindi qualcuno potrebbe aver pensato che non fosse il caso di turbare più di tanto l'opinione pubblica, già abbastanza turbata da altre cose.

Una interpretazione che si può dare in merito alla decisione del tribunale, potrebbe essere quella che per una volta il carcere ha adempiuto correttamente alla funzione originaria per cui è stato pensato, e cioè quella di riabilitare i criminali, oltre che punirli. Si legge infatti nell'articolo del Corriere che ho linkato sopra:

Tre settimane fa il tribunale di sorveglianza ha accolto l'istanza dell'avvocato Michele Leonardi soprattutto perché, spiega il legale, negli ultimi dieci anni l'ex terrorista «si è ravveduta» e si è dedicata senza risparmiarsi «alla riconciliazione e pacificazione con i familiari delle vittime ». In particolare, a convincere i giudici, sarebbero state le due lettere scritte alla Mambro e a Valerio Fioravanti (che è in semilibertà da aprile 2004) da Anna Di Vittorio e Gian Carlo Calidori: una coppia che si è incontrata e innamorata in seguito alla bomba che aveva ucciso il fratello di lei, Mauro, e uno degli amici più cari di lui, Sergio Secci. «Ecco come i percorsi di sofferenza — chiosa l'avvocato Leonardi —- possono trasformarsi in percorsi di riconciliazione».

Insomma, la Mambro è un'altra persona e quindi, a giudizio del tribunale, merita che le sia concessa la libertà condizionale (in sostanza sarà in libertà vigilata per i prossimi 5 anni, dopodiché sarà completamente libera). Tutto è bene quel che finisce bene, quindi. O almeno così sembra. Eh sì, perché se uno prova a mettere un attimo da parte il lieto fine della vicenda e si sofferma un po' più attentamente a valutare chi è (o è stata) questa persona e cosa ha combinato, forse qualche dubbio non sulla legittimità formale (su quella non si può discutere), ma su quella morale forse viene.

La signora Mambro, infatti, pur essendo stata condannata a ben 6 ergastoli più altri 84 anni di carcere, se ne esce praticamente dopo soli 26 anni scontati, di cui 10 addirittura in semilibertà (fonte). In sostanza ha scontato poco più di un terzo della pena (se non si considerano i 6 ergastoli). Ora, fatta salva - come scrivevo prima - la legittimità formale del provvedimento, qualcuno forse sarà d'accordo con me quando penso che il suddetto provvedimento rappresenta semplicemente un oltraggio. Niente di più e niente di meno.

Per rendersene conto è sufficiente dare un'occhiata al "curriculum" - se così si può chiamare - della signora. Curriculum che contempla una parte attiva, tra le altre, nella pianificazione ed esecuzione di quella che è la strage per eccellenza (se così si può chiamare) della nostra storia recente: quella alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 (85 morti e oltre 200 feriti). Mi pare che l'epilogo della vicenda sia sintomatico di un certo modo in cui funzionano le cose in Italia, specialmente in ambito giustizia: lei è libera e assurge agli onori della cronaca, mentre chi per mano sua ci ha lasciato la pelle è nel dimenticatoio.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Da un governo e un'opposizione di delinquenti è il minimo che ti puoi aspettare.
Ciao
Maurizio

San Leo forever

Romina ha detto...

Andrea@ In sostanza ha scontato poco più di un terzo della pena (se non si considerano i 6 ergastoli). Ora, fatta salva - come scrivevo prima - la legittimità formale del provvedimento, qualcuno forse sarà d'accordo con me quando penso che il suddetto provvedimento rappresenta semplicemente un oltraggio. Niente di più e niente di meno.

Infatti io sono d'accordo. In queste situazioni, mi vergogno di essere italiana. Manca la certezza della pena, questo è il grave dramma ed è davvero un oltraggio nei confronti di tutte le vittime innocenti di qualsiasi delitto o strage.

Ciao.

Andrea Sacchini ha detto...

@ maurizio: Beh, diciamo che, almeno in questo caso, sia il governo che l'opposizione c'entrano poco. O almeno non c'entrano direttamente. Infatti se si guardano i requisiti necessari per aver diritto a godere di questo beneficio, si vede bene che la Mambro ci rientra perfettamente.

Sarebbe auspicabile, semmai, da parte dei sudetti "delinquenti", una legge che abolisca questi ridicoli e assurdi benefici, perlomeno nei confronti di chi si è macchiato di questo genere di crimini.

Ma visto l'andazzo...

@ romina: Cosa aggiungere, se non il fatto che sottoscrivo?

Ciao a tutti.

Anonimo ha detto...

la signora ha confessato l'omicidio per rma da fuoco di altre 10 persone se non erro, tra cui 5 tra agenti di polizia e carabinieri.

Da wikipedia la lista delle condanne:
- Ergastolo per l'omicidio di Franco Evangelista (28 maggio 1980)
- Ergastolo per essere mandante dell'omicidio di Mario Amato (23 giugno 1980)
- Ergastolo per la strage alla stazione di Bologna (2 agosto 1980)
- Ergastolo per l'omicidio di Francesco Mangiameli (9 settembre 1980)
- Ergastolo per l'omicidio di Enea Codotto e Luigi Maronese (5 febbraio 1981)
- Ergastolo per l'omicidio di Giuseppe De Luca (31 luglio 1981)
- Ergastolo per l'omicidio di Marco Pizzari (30 settembre 1981)
- Ergastolo per l'omicidio di Francesco Straullu e Ciriaco Di Roma (21 ottobre 1981)
- Ergastolo per l'omicidio di Alessandro Caravillani (5 marzo 1982)
- Condanna per complessivi 84 anni e 8 mesi di reclusione per altri reati quali: furto e rapina (una ventina in tutto), detenzione illegale di armi, violazione di domicilio, sequestro di persona, ricettazione, falso, associazione sovversiva, violenza privata, resistenza e oltraggio, attentato per finalità terroristiche, occultamento di atti, danneggiamento, contraffazione impronte.

Andrea Sacchini ha detto...

> la signora ha confessato l'omicidio per rma da fuoco di altre 10 persone se non erro, tra cui 5 tra agenti di polizia e carabinieri.

Sì, come ho anche scritto nel mio articolo, un "curriculum" di tutto rispetto...

doria ha detto...

appunto, la Mambro ha confessato i suoi delitti e allora perchè non avrebbe confessato anche per Bologna? nonostante la certezza della pena su questo caso non esiste la certezza della colpa. Le motivazioni che hanno portato alla condanna di Mambro, Fioravanti e Ciavardini fanno acqua da tutte le parti. e per fortuna non sono la sola a pensarla così...

Andrea Sacchini ha detto...

Doria,

non ho letto le motivazioni della sentenza, ma la Mambro e Fioravanti sono stati condannati all'ergastolo, con sentenza definitiva passata in giudicato, quali esecutori materiali della strage alla stazione di Bologna.

Per quel che mi riguarda, e nonstante ciò che afferma la stessa Mambro, la certezza della colpa è più che palese.

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