martedì 29 luglio 2008

Scafisti: i magistrati sono compiacenti?

Ieri mattina, mentre ero in attesa di entrare al tribunale di Rimini - no, non pensate male: solo per consegnare i giornali all'edicola situata all'interno - sfogliavo Il Resto del Carlino. Ad un certo punto trovo pubblicata un'intervista a Franco Frattini, attuale Ministro degli Affari Esteri, che, parlando un po' del più e del meno circa alcune cose che sta facendo il governo, arriva al problema dell'immigrazione clandestina.

E qui leggo alcune dichiarazioni che mi lasciano un po' perplesso: una di queste riguarda presunte "compiacenze" - parole del ministro - di certi magistrati nei confronti degli scafisti, i noti criminali che lucrano sul traffico di esseri umani.

Poi, tornato a casa dal lavoro, decido di dare un'occhiata sul sito del quotidiano per vedere se ci fosse pubblicata l'intervista letta al mattino. C'è. Vi riporto alcune frasi (il neretto è mio):

A proposito di immigrazione, c’è chi giudica esorbitante lo ‘stato di emergenza nazionale’...

«Vedo, ma vedo anche che l’ultimo sondaggio di Sky Tg24 dice che l’80 per cento degli italiani è d’accordo. A spaventare è forse la dizione ‘stato di emergenza’, ma vorrei fosse chiaro che l’obiettivo è solo quello di affrontare con efficacia i nuovi arrivi e combattere con fermezza i criminali che li gestiscono. Di leggi speciali non ne abbiamo fatte né ne faremo».

Bastano quelle attuali?

«Bastano le norme previste dal pacchetto sicurezza, ma è vitale che siano applicate per intero».

Perché lo dice?

«Perché abbiamo ad esempio stabilito che chi è riconosciuto responsabile di tratta degli esseri umani debba essere punito al pari dei mafiosi, ma ci sono magistrati, evidentemente compiacenti nei confronti degli scafisti, che si ostinano a non voler applicare la norma». (intervista intera qui)

Ora, per carità, per avere affermato una cosa del genere, il ministro avrà certamente le sue fonti e i suoi dati. Peccato che nell'intervista non li citi. Io, personalmente, se appartenessi alla categoria dei magistrati un pochino mi incavolerei. E infatti qualcuno si è incavolato. E, guarda a caso, proprio qualcuno appartenente alla tanto vituperata categoria. Si legge infatti su toghe.blogspot.com (qui):

"E' di oggi l'affermazione di un Ministro della Repubblica (quello degli Affari Esteri Frattini) secondo la quale alcuni magistrati - quali? I nomi per favore! - sono "compiacenti" con gli scafisti che praticano la tratta di esseri umani.

Essere compiacenti vuol dire tollerare altrui condotte disoneste; se questa ipotesi viene formulata nei riguardi di chi ha un obbligo giuridico di contrastare quelle condotte, e cioè contro i magistrati, essa si traduce in un'accusa, tanto generica quanto grave, verso l'Ordine Giudiziario e rappresenta l'ennesimo esempio del crollo verticale del costume istituzionale."

Non mi pare ci sia molto da aggiungere al tutto. Come mia impressione personale, penso che di articoli come questi ne troveremo in sempre maggior numero da qui a settembre, perché, se ricordate, al rientro dalla pausa estiva dei nostri parlamentari, una delle riforme (l'ennesima) non più rimandabili che il cavaliere ha detto di voler fare è appunto quella della giustizia.

Ovvio, quindi, che, come è già successo per la questione sicurezza, sia necessario lanciare una campagna che giustifichi tale riforma, che convinca la gente che sia una cosa effettivamente improcrastinabile e urgentissima, altrimenti qualche sprovveduto potrebbe pensare che in realtà non sia così (guai!).

Ecco perché, come dicevo (impressione ovviamente personale), penso proprio che articoli simili saranno sempre meno rari.

2 commenti:

Romina ha detto...

A mio parere quest'uscita è molto, molto grave.
In effetti anch'io continuo a pensare che si tratti di una strategia finalizzata a creare un clima di ostilità o di sfiducia verso la magistratura, al fine di far accettare a buona parte dell'opinione pubblica la riforma della giustizia.

Andrea Sacchini ha detto...

Riforma la cui direzione - come si può vedere - è già ben delineata.

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