venerdì 11 luglio 2008

Google è di sinistra?

Secondo voi Google è di destra o di sinistra? La risposta prova a darla un Renato Farina in splendida forma, il quale - se mai ce fosse ancora bisogno - ci ricorda per l'ennesima volta in che mani siamo.

Vi cito solo un estratto del suo discorso tenuto l'altro ieri alla Commissione Cultura della Camera (il testo integrale lo trovate a pagina 56 della versione online pubblicata sul sito della Camera):

A proposito di Internet, sono d'accordo che vada sostenuto, anche se è curioso che Di Pietro, che gestisce uno dei blog più importanti d'Italia, chieda un sostegno ai blog. Si tratta di un piccolo conflitto di interesse, ma questo non c'entra. Si parla di Internet come luogo della massima democratizzazione. È vero, però è anche luogo della giungla. Se infilate una mano in Internet e poi cercate di ritirarla, vi mancheranno almeno tre falangi, perché qualcuno nel frattempo ve le avrà mangiate! Internet prospera moltissimo sull'anonimato, ma non ritengo democrazia quella, basata sulla delazione fatta attraverso i famosi nickname, che non sono regolati e che portano a cause di diffamazione che non si risolvono mai. Abbiamo poi il mito dei motori di ricerca, che dovrebbero essere neutrali e che invece sono evidentemente condizionati, a loro volta, da interessi finanziari. Se digitate il vostro nome su un motore di ricerca e siete di centrodestra, verranno fuori le cose più atroci del mondo. Se siete di sinistra, vedrete le cose migliori. (Commenti) Ve lo garantisco. Google Italia è così, provate. Ci saranno al suo interno certi algoritmi che permettono questo.

Avete capito, no? Di Pietro avrebbe un "piccolissimo conflitto di interesse" perché dal suo blog ha chiesto un sostegno ad altri blogger per promuovere qualche sua iniziativa. E io - ingenuo - che ho sempre pensato che i veri conflitti di interesse fossero altrove (magari nei panni di qualche presidente del consiglio che controlla qualche tv e un po' di giornali)...

Per quanto riguarda la seconda "perla", sarebbe interessante una dichiarazione di Google Italia che spieghi a Farina come funziona il suo algoritmo - così, giusto per evitargli una complicata e pesantissima ricerca in rete -, ma temo sarebbe tempo perso.

(via .mau.)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Comunque l'anonimato non dovrebbe mai essere una scusa per inserire commenti inopportuni. Purtroppo a volte è così. Alcuni utenti, forti dell'anonimato, perdono ogni inibizione e scrivono commenti che altrimenti non scriverebbero.

Andrea Sacchini ha detto...

> Comunque l'anonimato non dovrebbe mai essere una scusa per inserire commenti inopportuni.

E invece, purtroppo, a volte (anzi spesso) lo è. Internet, per sua natura, consente una grande libertà, e molti di questa libertà fanno purtroppo cattivo uso.

In questo piccolo blog chi vuole commentare lo può fare tranquillamente in maniera anonima, non c'è problema (almeno finché si attiene a un minimo di creanza e buona educazione). E' chiaro che quando nascono certe discussioni non è che sia molto simpatico continuare a discutere con "anonimi", ma pazienza, non me ne faccio un cruccio.

Tra l'altro non vedo il motivo reale per cui uno debba commentare in maniera anonima; mi pare che in questo modo anche ciò che scrive o le idee che espone ne escano svilite.

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