lunedì 10 dicembre 2007

Luttazzi (per la seconda volta)

La prima volta, ricorderete, fu il famoso editto bulgaro di Berlusconi. Questa volta il motivo della cacciata di Luttazzi (foto) da La7 sarebbe da ricercare in alcune frasi rivolte dal comico a Giuliano Ferrara (il video, finché non verrà tolto, è qui).

Piccole e brevi riflessioni. Non sono un estimatore di Luttazzi; la sua comicità non mi è mai piaciuta perché l'ho sempre ritenuta volgare (ricordo un episodio di qualche anno fa in cui simulava la coprofagia che sinceramente mi aveva un pò schifato). Fare satira va bene, ed è giusto, ma a me piace di più quella che suscita ilarità senza scadere nel volgare. Io, ad esempio, sono sincero, non ci ho trovato niente di comico nelle parole usate da Luttazzi nel video che ho linkato sopra.

Questo naturalmente non significa che non condivida pienamente ciò che ha voluto dire col suo monologo. Solo il modo in cui l'ha detto (che, ripeto, per me non ha niente di comico) non condivido.

Alla stessa maniera, però, mi dà fastidio la censura, sotto qualsiasi forma appaia o venga messa in atto. I vertici di La7, come si legge sul Corriere, erano a inizio estate addirittura entusiasti di riportare Luttazzi in tv, tanto che gli era stata data carta bianca sull'impostazione della trasmissione. Fino all'episodio di questi giorni. Un episodio sul quale ognuno (se ha seguito la vicenda) si sarà fatto una sua idea, ma che se è andato come dice lo stesso Luttazzi nel suo blog, dà effettivamente da pensare

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sembra,da quello che leggo in giro,che addirittura lo stesso Ferrara abbia chiesto di farlo tornare.
Il che mi rende un poco più simpatico il mongolfiera.
Maurizio

schrodcat ha detto...

Sì anche a me la battuta non dice niente e non fa proprio ridere (ma altre volte lui mi fa molto ridere), e sono d'accordo che la Tv debba anche promuovere cultura, che si fa anche con la satira ma preferibilmente senza la volgarità (se è gratuita e ci sarebbero buoni tutti a farla, anche io ne so fare mille di battute così). La cosa stupida, però, è che si sa da sempre che Luttazzi è così e non è certo la prima volta che ha uscite del genere. Vorrei capire allora perché gli hanno messo in mano un programma se non gli stava bene il suo modo di fare satira! E mi viene il sospetto che lo si sia fatto tanto per farsi pubblicità (un "edittato" nella rete). Evidentemente lo hanno messo sotto contratto senza sapere assolutamente che tipo di artista è.

Poi c'è la satira del seccatore di Orazio a dimostrare che già nell'antichità satira e volgarità andavano talvolta a braccetto, ed è a questa tradizione che forse Luttazzi si rifà (un po' forzosamente).

Non capisco perché, dato che lo stesso Ferrara si è dichiarato non offeso, non ci si sia limitati ad un richiamo forte invece che alla sospensione.

Di volgarità ce n'è tanta, perché non sospendono quei programmi? Ho visto di recente su Blob (del 3 o del 4 mi pare), non so che trasmissione era, una ragazza in jeans e in topless che va dal conduttore presentandosi come "la censura" chiedendogli se vuole "succhiarle le tette" (facendo il gesto di prendersele in mano). Boh, non capisco, quello non è gratuitamente volgare? Se mi voglio guardare queste scene al limite del pornografico non dovrei andarle a cercare tenendo accesa la televisione su canali in chiaro e nazionali, eppure in Italia tutti questi programmi stanno bene a tutti a qualunque ora. Poi se dici cacca o pipì ti chiudono la trasmissione. È il solito discorso: che il problema probabilmente è il messaggio politico, non la volgarità, a creare il distinguo nei due casi.

Andrea Sacchini ha detto...

@ maurizio: Sì, l'ho letto anch'io stamattina su qualche quotidiano, e pare che Luttazzi abbia declinato l'invito.

@ schrodcat: Ottima analisi. Solo un punto mi lascia perplesso, e cioè quando dici Evidentemente lo hanno messo sotto contratto senza sapere assolutamente che tipo di artista è. Mi sembra strano: possibile che non sapessero che Luttazzi bene o male è sempre stato così? La sua "comicità" ha sempre avuto questo stampo (ricordo certi suoi monologhe sul sesso, fatti a teatro, che l'episodio di cui stiamo discutendo è una quisquilia in confronto).

Veramente non sapevano a La7 dei "rischi" a cui andavano incontro?

Ciao ragazzi.

schrodcat ha detto...

Sì, la mia era un po' un'affermazione provocatoria: se sapevano a cosa andavano incontro, allora vuole comunque dire che hanno dato più importanza alla pubblcità e al successo che avrebbero ottenuto che al vero desiderio (o linea editoriale) di lasciare Luttazzi libero di fare il bello e il cattivo tempo. Voglio dire, dici a uno come Luttazzi "sei libero di dire quello che vuoi" e poi ti inc...zi se ne spara una delle sue? (E ne dice sempre tante)

Luttazzi non è mica Biagi, e nemmeno uno dei Guzzanti. Non vive sul filo, ma oltre il filo, da sempre. Io sono d'accordo a fallo lavorare, spesso (ma non sempre) mi fa anche ridere. Al limite lo si metta in orario "sicuro", se proprio lo si ritiene troppo al limite per il pubblico medio.

Insomma, se lo sapevano allora non dovevano metterlo sotto contratto, se non lo sapevano si sono comportanti da dilettanti o ingenui. Non è che se ridai lavoro a un artista sempre coerente con se stesso ti puoi aspettare che per riconoscenza lui faccia il cagnolino buono, e cambi il suo modo di essere e di lavorare per pura e semplice riconoscenza. Un atteggiamento del genere ci se lo può aspettare dai ruffiani di tante professioni di successo, ma non dai nostri satiri (che se sono satiri ci sarà pur un motivo nel loro Dna...).

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