mercoledì 19 settembre 2007

Speriamo che sia il primo di una lunga serie

Un italiano è stato arrestato per turismo sessuale. Si tratta di Franco De Barba, 55 anni, di Trento. Secondo quanto riportato da Repubblica e altri media che hanno diffuso la notizia, l'indagine è stata condotta via internet analizzando il traffico dati in rete riguardante materiale pedopornografico.

La notizia mi ha fatto ovviamente piacere, ma allo stesso tempo - paradossalmente - anche un pò deluso. Delusione derivata principalmente dal fatto che purtroppo un arresto di questo tipo rappresenta la classica goccia nel mare. Dati alla mano, infatti, gli italiani che ogni anno si recano in estremo oriente o in America Latina o in altri posti specificamente per questo motivo sono tantissimi. Un esercito, quasi.

L'arresto del pedofilo italiano è stato reso possibile applicando la legge n. 269 del 1998, legge promossa e voluta tra gli altri da Ecpat Italia, che ha sostanzialmente introdotto nel sistema giuridico italiano il concetto di extraterritorialità, ossia la possibilità di procedere penalmente contro gli italiani che commettono reati di carattere sessuale con minori in altri paesi.

Grazie a questa legge si deve ad esempio anche l'arresto e la condanna a 14 anni di carcere, a marzo di quest'anno, di Giorgio Sampec, il pedofilo veronese che dopo aver lavorato per un paio di mesi come guardiano in un campeggio trascorreva la maggior parte dell'anno in Thailandia.

A notizie come questa dovrebbe essere dato maggior risalto da stampa e tiggì (in quelli di ieri sera ad esempio nessuno ne ha parlato). Devono servire da lezione e deterrente a tutti quegli italiani (dei quali mi vergogno) che pensano di continuare impunemente ad alimentare questo turpe e aberrante commercio.

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