domenica 2 settembre 2007

Dov'è l'Esercito?

Apprendo dai media che in Sicilia gli imprenditori che accetteranno di pagare il pizzo al racket delle estorsioni saranno espulsi da Confindustria. La nuova norma dovrebbe essere inserita nel codice etico della federazione degli industriali anche a livello nazionale.

Leggo in questo articolo del Corriere:
Gli imprenditori che non si ribellano al racket delle estorsioni pagando il pizzo e che in qualunque forma «collaboreranno» con la mafia saranno espulsi da Confindustria.
Quel "collaboreranno" messo tra virgolette non mi sembra che sia molto adatto a rappresentare la situazione: sembra quasi che molti imprenditori siano contenti di farsi estorcere denaro in cambio di "protezione".

Prodi, che si dice contento dell'iniziativa di confindustria ("Un bell'esempio"), forse dimentica che molti imprenditori, probabilmente, accettano di pagare pur di non vedersi saltare in aria l'attività perché lo Stato non è in grado di assicurare loro quel minimo di sicurezza indispensabile per poter lavorare con un minimo di tranquillità.

Non si vede altrimenti il motivo per cui Ettore Artioli, vice presidente di Confindustria, abbia chiesto senza mezzi termini l'intervento dell'Esercito, ultima speranza per tentare di riportare sotto controllo una situazione che ormai non lo è più.

Immediata, in proposito, la replica del portavoce di Amato, Andrea Armaro:
"La decisione assunta oggi da Confindustria Sicilia di espellere gli imprenditori compiacenti e quelli che pagano il pizzo sia molto più importante e utile dell'invio dell'esercito, che è chiamato a svolgere altre funzioni"
Certo che è chiamato a svolgere altre funzioni, visto che attualmente è impegnato in 25 missioni in 18 paesi e 3 continenti (fonte). In pratica è in tutti i posti possibili e immaginabili tranne che nell'unico in cui dovrebbe essere: a casa propria, a difendere quel poco di legalità e di voglia di continuare che è rimasta agli imprenditori di casa nostra.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

E' la gente a doversi ribellare... cosa può mai fare l'esercito quando nessuno sa, nessuno c'era, nessuno ha visto?

Andrea Sacchini ha detto...

Lo so, e infatti nel mio post ho scritto

"...a difendere quel poco di legalità e di voglia di continuare che è rimasta agli imprenditori di casa nostra...",

quelli cioè che sanno, ci sono e vedono.

Ciao.

Sbronzo di Riace ha detto...

Quelli che si sono ribellati hanno fatto una brutta fine. Perché?
Perché lo stato (con la s minuscola) ti dice di denunciare ma poi ti lascia solo.

Alcune persone che hanno testimoniato (non parlo dei collaboratori di giustizia meglio conosciuti come pentiti) finito il processo si sono ritrovate senza protezione.

Per non parlare poi dei politici a destra e a sinistra collusi con la mafia. Quelli che li espelle?

Inoltre Di Pietro propone anche di espellere gli imprenditori che pagano tangenti.

Io aggiungerei anche quelli che pagano in nero o che non rispettano le norme di sicurezza o non pagano le tasse. Quelli di confindustria se hanno voglia di espellere qualcuno non hanno che l'imbarazzo della scelta.

Andrea Sacchini ha detto...

> Perché lo stato (con la s minuscola) ti dice di denunciare ma poi ti lascia solo.

Già. Un esempio su tutti: Libero Grassi.

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