lunedì 17 settembre 2007

Diritti di manifestare agli immigrati?

Non ha avuto eccessiva risonanza la proposta del ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero, di Rifondazione, che ha auspicato che anche gli immigrati si facciano promotori di manifestazioni di piazza per rivendicare i propri diritti. Ne ha parlato vagamente solo qualche telegiornale e il sito dell'Aduc (qui).

La questione, capirete, è complicata e "delicata", perché se si è d'accordo con questa proposta si corre il rischio di venire accusati di una sorta di "complicità" con la categoria di quelli che sono responsabili nel nostro paese di un'elevata percentuale dei reati complessivi compiuti, se non si è d'accordo si corre il rischio viceversa di passare per razzisti (se va bene).

C'è una via di mezzo? Non lo so. Anche qui, come al solito, tutta la questione ruota attorno al fatto di capire bene cosa si intenda per immigrati, perché, come si sa, il termine in sé è molto, troppo generico. Tra i suddetti immigrati ci sono infatti quelli che lavorano, che si comportano bene, che si sono integrati nella società e contribuiscono all'aumento del pil. Allo stesso tempo, però, ci sono i delinquenti, quelli che non lavorano, quelli che rapinano e spacciano droga (discorso che comunque in linea di massima vale anche per gli italiani).. E, assieme a questi, quelli che proprio non ne vogliono sapere di integrarsi e di accettare le regole di chi li ospita.

Forse il torto, se così si può chiamare, di Ferrero è stato quello di non aver specificato bene a quale delle due categorie concedere il permesso di manifestare. La risposta potrebbe sembrare ovvia leggendo le dichiarazioni del ministro, ma forse se lo avesse detto chiaramente sarebbe stato meglio per tutti, e magari avrebbe smorzato un pò le reazioni (che ovviamente non si sono fatte attendere).

Le difficoltà che hanno gli immigrati regolari e onesti (ricongiungimenti familiare, permessi di soggiorno che scadono, ecc...) sono sicuramente problemi di cui il governo deve tenere conto, ma, a mio giudizio, ci sono questioni sul tavolo che sono prioritarie (e molto) rispetto a questa. E non c'è bisogno che ve le elenchi io, basta guardarsi un pò intorno nella vita di tutti i giorni.

Insomma, sarà anche "giusto che [gli immigrati] siano incazz...come delle bestie", come dice il ministro, ma, se permette, qualche motivo per essere incazzati forse ce l'abbiamo anche noi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cosa non si fa per non perdere la poltrona!!!

Adesso vediamo di fare le liste civiche come dice Beppe Grillo.

Ricominciamo a prenderci l'Italia dal basso.

Sistemiamo i comuni,che tra l'alrto sono corrotti come le grandi amministrazioni, poi si vedrà.

Ciao

Maurizio

Andrea Sacchini ha detto...

> Ricominciamo a prenderci l'Italia dal basso.

Mmh... non sarà facile da quello che leggo in giro. Comunque...

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